Insegnare l'astronomia

La legge di Hubble con elastico e dita

Come mostrare in classe l'espansione dell'universo e la legge di Hubble utilizzando un pennarello, un elastico e le mani per allungarlo.

Aggiornato il 10 Ottobre 2018

La scoperta dell’espansione dell’universo viene generalmente assegnata all’astronomo americano Edwin Hubble, sebbene la legge di Hubble venne scoperta nel 1927 da Georges LemaĂ®tre e nel 1929 dallo stesso Hubble.
Tale legge mette in relazione la distanza di una galassia con il suo redshift attraverso due costanti, la velocitĂ  della luce e la costante di Hubble. In particolare, il redshift è lo spostamento verso il rosso della luce inviata sulla Terra dalla galassia (o dall’oggetto astronomico osservato) ed è dovuto all’effetto Doppler applicato alle onde elettromagnetiche. Ad esempio quando sentite la sirena di un’autoambulanza, questa vi sembrerĂ  via via piĂą forte o piĂą debole se in avvicinamento o in allontanamento rispetto alla vostra posizione. Un’onda elettromagnetica, come la luce, invece risulterĂ  piĂą vicina al blu o al rosso a seconda che sia in avvicinamento o allontanamento rispetto all’osservatore.
Le osservazioni realizzate da Hubble indicavano inequivocabilmente uno spostamento verso il rosso della luce inviataci dagli oggetti all’esterno della Via Lattea e quindi un universo in espansione e non statico:

Relazione tra velocitĂ  e distanza nelle nebulose extragalattiche. Grafico tratto dall’articolo di Edwin Hubble del 1929

Un modo semplice e diretto per spiegare i concetti dietro la legge di Hubble e l’espansione dell’universo è l’attivitĂ  didattica realizzata da John Kinchin della King’s School di Peterborough (Gran Bretagna). Il suo intento non è tanto quella di riprodurre nel dettaglio la legge, quanto quella di raccontare semplicemente l’idea alla sua base, utilizzando un sistema che poi i ragazzi potranno riprodurre anche a casa e che può stimolare una discussione costruttiva in classe.
L’idea è quella di prendere un elastico spesso e segnare tre stelle sulla sua superficie con tre colori diversi (a) e quindi allungare l’elastico per simulare l’espansione dell’universo (b):

Schema della simulazione della legge di Hubble. Dall’articolo di John Kinchin

Nella pratica la simulazione della legge avrĂ  un esito di questo genere:

Esecuzione della simulazione della legge di Hubble. Dall’articolo di John Kinchin.

Interessante, alla fine, è osservare come il grafico dei risultati della simulazione proposta siano compatibili, come forma, con le osservazioni dello stesso Hubble, ottenendo alla fine un’analogia abbastanza utile per comprendere a un primo basilare livello il comportamento dell’espansione dell’universo:

Grafico dei risultati della simulazione. Dall’articolo di John Kinchin

1 Comment

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  • Ma è vero che da quando la Costante di Hubble venne presentata al mondo ad oggi, la stessa è stata ridotta di sette volte? (ossia, da circa 500 km/s/Mpc a circa 75 km/s/Mpc)
    Il fatto sorprendente è che i valori, negli anni, cambiano in modo impressionante, ma le leggi cui essi sono di supporto restano sempre valide e non vengono minimamente intaccate…

    Ma è altresì vero che nel 1953 la distanza della galassia M31 è stata raddoppiata?
    Vabbè…

Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l’Università della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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