Scoperte

La nova di Superman

Aggiornato il 8 Gennaio 2019

Superman incontra Neil deGrasse Tyson – © DC Comics

Il 7 novembre del 2012, data di uscita di Action Comics (vol. 2) #14, nella storia d’appendice di 8 pagine Star Light, Star Bright… scritta da Sholly Fisch per i disegni di Chris Sprouse, compariva il noto astrofisico e divulgatore Neil deGrasse Tyson che mostrava a Superman la posizione della stella di Krypton e le immagini dell’esplosione del pianeta, che solo in quel momento stavano raggiungendo la Terra. La stella, però, è stata realmente identificata da Tyson e dal suo team. Indicata come LHS 2520, può essere individuata alle seguenti coordinate:

LHS 2520
Ascensione retta: 12 h 10 min 5.77 s
Declinazione: -15° 4² 17.9³
Moto proprio: 0.76 arcs/year, 172.94° da nord

Ispirato da tale risultato, nel 2013 Brad Ricca, professore della Case Western Reserve University in Ohio e autore della biografia dei creatori di Superman, Jerry Siegel e Joe Shuster, ha presentato alla conferenza Inspiration of Astronomical Phenomena le sue conclusioni riguardo alle origini fumettistiche del personaggio.
Come noto, Superman venne descritto dai suoi autori in modi molto diversi fino alla versione oggi nota: da scienziato criminale a eroe proveniente da un altro pianeta, Superman passa anche in una versione senza poteri molto simile al detective Slam Bradley, creato sempre da Siegel e Shuster. In particolare nel 1934, come risultato di una collaborazione con Russell Keaton, viene descritto come un meta-umano inviato indietro nel tempo da bambino e qui ritrovato dalla coppia Sam e Molly Kent. I due autori successivamente lo trasformarono in un alieno-bambino inviato sulla Terra a bordo di una culla spaziale dai genitori poco prima dell’esplosione di Krypton. Cosa era accaduto nel frattempo per spingere gli autori verso questa direzione definitiva?

Immagine della Nova Herculis 1934 presa dall’Isaac Newton Telescope – via daviddarling.info
Il 13 dicembre del 1934 l’astronomo J. P. M. Prentice di Stowmarket nel Suffolk osservò l’esplosione di una nova nella costellazione di Ercole. La luminosità  di questo fenomeno fu tale da renderlo visibile a occhio nudo per molti mesi.
Una nova è un fenomeno esplosivo che coinvolge una nana bianca, la quale sottrae materiale a una stella compagna. Questo materiale, di solito idrogeno, viene riscaldato fino a sviluppare una reazione termonucleare che causa un flash luminoso. Questi oggetti prendono il nome dal fatto che quando vennero osservate per la prima volta si credette che si trattasse di stelle nuove, appena comparse in cielo.
Il mistero che ha circondato per secoli la natura di questi oggetti, insieme all’eccezionale luminosità , destarono l’interesse, non solo degli scienziati, ma anche dell’opinione pubblica, con numerosi articoli su riviste e quotidiani.
Anche se Krypton è un pianeta, e non una stella, il linguaggio con cui i primi fumetti di Superman, pubblicati nel 1938, descrivono l’esplosione del pianeta è estremamente simile a quello con cui il fenomeno della nova venne descritto dai giornali pochi anni prima. Questo suggerisce un’ipotesi suggestiva: gli autori potrebbe aver deciso di modificare le origini di Superman, passando dal viaggio nel tempo a un fenomeno astronomico, proprio sotto l’influsso diretto delle scoperte scientifiche.

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l'Università  della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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