Ma che cosa è una Human Library? Nata come organizzazione internazionale nel 2000 in Danimarca, ma ora attiva in oltre 80 paesi del mondo, la HL fa esattamente quel che dice il suo nome: è una biblioteca di persone, dove il fruitore non prende in prestito libri, ma le persone e le loro storie. Detto altrimenti, si può prenotare un quarto d’ora con tutte le persone che sono nel catalogo della biblioteca.
Per fare che cosa?
Lo scopo è di avvicinare i “normali” ai “diversi” – a coloro cioè che sono percepiti tali e che, per questo motivo, si sono sentiti messi ai margini. Come i libri non si giudicano dalla copertina, neanche le persone possono essere giudicate a prima vista, o dall’aspetto esteriore o immediatamente emergente. Occorre sfogliarle, cioè – fuor di metafora – iniziare a conoscerle.
Il meccanismo di base è, dunque, semplicissimo: la Biblioteca presta i suoi volontari a chi li richiede, proprio come si fa con un libro. Il “libro umano” e il “lettore” possono dialogare liberamente, in semplicità totale e in uno spazio messo a disposizione dalla biblioteca.
In questo modo, si può imparare a mettersi nei panni di una persona che ha subito un’operazione al cervello o di qualcuno che sia affetto da nanismo o di un non vedente, di un immigrato. Di chiunque, insomma, abbia subito una discriminazione e sia oggetto di giudizi stereotipati. Come si fa quando, leggendo un libro, ci si immedesima in uno dei personaggi.
E se nell’Ottocento, potevano addirittura essere messe in mostra donne con la barba, gemelli siamesi, nani, insomma i cosiddetti freak, tanto ben rappresentati in film intensi, come appunto Freaks o The elephant man, o il più recente Freaks out; oggi qualche passo avanti lo abbiamo fatto e siamo più vicini a capire davvero le parole semplici e belle di Franco Basaglia:
Perchè allora non adottare questa forma per far incontrare i cittadini con gli scienziati? Non conferenze, ma disponibilità di tempo.
Tu, scienziata o scienziato, per 15 minuti al giorno, ti metti a disposizione di chiunque voglia parlarti, conoscerti, sapere di te o della tua vita. Perchè non provarci? Qualcuno di Brera lo ha già fatto: parlaci!
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