Aggiornato il 18 Giugno 2021
Descrizione breve
Il mappamondo parallelo è un mappamondo orientato come il pianeta Terra nello spazio.
Posto al Sole, è illuminato come il pianeta Terra: vi si legge in tempo reale in quali paesi è giorno e dove è notte, dove il Sole sta sorgendo e dove sta tramontando, dove è mezzogiorno, dove è estate e dove è inverno, dove il Sole è allo Zenit, dove è a Sud e dove a Nord e come sono dirette le ombre.
Oltre ad essere dunque assai utile per l’insegnamento dell’Astronomia e della Geografia, è uno strumento che considera i tanti punti di vista diversi sul nostro pianeta, propri dei diversi paesi che vi si trovano ed è per questo democratico e multiculturale.
Foto e testi originali sono stati elaborati dal Gruppo di pedagogia del cielo del Movimento di Cooperazione Educativa (MCE), e qui riadattati da Stefania Varano e Nicoletta Lanciano.
Trovate la descrizione di questa e altre possibili attività da fare con le ombre sul mappamondo orientato nel video realizzato presso l’Astrogarden dell’Università degli Studi Roma Tre, dall’inizio al minuto 5.
Obiettivi
- Scoprire che la nostra esperienza del cielo e della geometria del pianeta è influenzata dalle dimensioni relative e dalla nostra posizione
- Scoprire che la posizione relativa di Sole e Terra ha effetti sulla nostra esperienza vissuta.
- Acquisire consapevolezza della propria posizione relativa nel mondo
Obiettivi educativi
- Esprimere ipotesi
- Osservare
- Ascoltare opinioni e pareri degli altri
- Educare la percezione
Valutazione
La valutazione può essere svolta attraverso osservazione e documentazione dello svolgimento dell’attività da parte degli studenti, dei passaggi mentali seguiti e delle conclusioni raggiunte.
Materiali
- Mappamondo
- Bussola
Per metodo 1:
- Ciotola oppure rotolo di scotch per imballaggio (metodo di costruzione 1)
Per metodo 2:
- Tavoletta
- 2 bastoni
- goniometro
- Livella
- Filo a Piombo
Informazioni preliminari
Per costruire il mappamondo parallelo è necessario staccare un mappamondo da suo supporto, e “liberarlo”.
Descrizione completa
Costruzione
Metodo 1
Poggiare il mappamondo in modo che non rotoli, ad esempio su una ciotola
o con l’asse polare bloccato.
Metodo 2
Montare il mappamondo sul supporto flessibile, che può valere per diverse latitudini. Per costruire il supporto:
- fissare un bastone su una tavoletta orizzontale, controllando con il filo a piombo che sia perpendicolare alla tavoletta
- fissare un goniometro centrato sul bastone montato sulla tavoletta
- fissare il mappamondo con l’asse Polo Nord-Polo Sud su un bastone
- fissare con una vite il bastone del mappamondo a quello montato sulla tavoletta, in modo che il bastone con il mappamondo possa ruotare rispetto al bastone verticale. Inclinando opportunamente la sfera, il proprio paese può essere sistemato in cima al globo (più in alto rispetto a tutti gli altri luoghi del mondo). Una volta eseguita questa operazione, sul goniometro è possibile leggere la latitudine del luogo in cui ci troviamo.
- Materia: Scienze
- Argomento: stagioni (alle diverse latitudini), alternanza del giorno e della notte riferita alla rotazione terrestre, ottica, Sistema Solare, punti cardinali.
- Materia: Educazione Civica
- Argomento: interculturalità , cittadinanza globale, relatività di stagioni e punti cardinali.
- Materia: Geometria
- Argomento: la sfera e le sue simmetrie
Orientamento
Metodo 1
Adoperando come base del mappamondo una ciotola o un rotolo di scotch da imballaggio.
Poggiare il mappamondo sul supporto in modo che il proprio paese si trovi sul punto più alto della sfera. Accertarsi, adoperando una bussola, che il polo Nord del mappamondo sia rivolto a Nord e il Polo Sud sia rivolto a Sud.
Metodo 2
In questo caso bisogna disporre del supporto appositamente costruito, con bastone snodabile, goniometro solidale e tavoletta di base.
Orientare, adoperando la bussola, la tavoletta (A) nella direzione Nord-Sud. Con la livella verificare che la tavoletta sia in posizione orizzontale e con il filo a piombo verificare che l’asta di sostegno (C ) sia in posizione verticale.
Inclinare correttamente l’asse (D), ovvero mettere la propria località sul punto più alto del mappamondo.
Con il goniometro (F) controllare che l’inclinazione dell’asta (D) corrisponda alla latitudine del luogo.
Attività
Osserviamo sul Mappamondo quali paesi attraversa il terminatore (la linea di separazione tra la zona illuminata e quella in ombra) e come si sposta al passare del tempo.
Se il globo è ben orientato la parte illuminata, corrisponde ai paesi in cui è giorno e quella in ombra ai paesi dove è notte. Quelli che via via entrano in ombra sono i paesi in cui sta tramontando il Sole e venendo notte; quelli che vengono illuminati sono i paesi in cui sta sorgendo il Sole.
Quante ore di luce e di buio hanno in un giorno i paesi che si trovano su uno stesso parallelo dipende dalla porzione di parallelo illuminata in quel giorno. Noterete che in Primavera e in Estate (per l’emisfero Nord) i cerchi dei paralleli della parte Nord del mappamondo sono illuminati per una porzione maggiore della metà , e dal Circolo Polare Artico fino al Polo Nord, sono illuminati totalmente almeno durante tutto un giorno.
Se il rilevamento viene fatto in Autunno e in Inverno (per l’emisfero Nord), i cerchi dei paralleli della parte Sud del mappamondo sono illuminati per una porzione maggiore della metà , e dal Circolo Polare Antartico fino al Polo Sud, sono illuminati totalmente almeno durante tutto un giorno. Nei giorni degli Equinozi, tutti i cerchi dei paralleli, compresi i circoli polari, sono illuminati a metà . Se ne può dedurre che nei giorni degli Equinozi ovunque la durata del dì e della notte è uguale, e pari a 12 ore mentre durante il Solstizio di giugno l’emisfero Nord ha il dì di durata massima e la notte di durata minima e l’emisfero Sud ha il dì di durata minima e la notte di durata massima, mentre durante il Solstizio di dicembre si ha il viceversa. L’Equatore, durante tutto l’anno, ha sempre uguale la durata del dì e della notte.
Il terminatore nei giorni degli Equinozi passa per i poli e taglia a metà tutti i paralleli. Nei giorni dei Solstizi il terminatore è tangente ai Circoli Polari e solo l’Equatore è tagliato per metà .
Riferimenti al curriculum scolastico
Informazioni aggiuntive
Per lo svolgimento dell’attività , si consiglia ai docenti di adottare un approccio poco formale di insegnamento, più improntato alla facilitazione che non alla guida dell’attività . Alcune pratiche utili per il raggiungimento di questo obiettivo sono:
- Ascoltare gli alunni e le loro ipotesi e le loro domande.
- Valorizzare le loro scoperte.
- Non anticipare le risposte.
- Dare il tempo di osservare, che può non essere breve, a tornare a guardare più volte le stesse cose.
- Avere una programmazione flessibile per dedicare a queste attività le giornate con il Sole.
L’attività può essere adottata anche in corsi di formazione per docenti.
Il costo complessivo include l’acquisto del mappamondo e della bussola. Se già posseduti dalla scuola o dallo studente, l’attività si può considerare a basso costo.
Conclusioni
L’utilizzo del mappamondo parallelo al Sole favorisce una didattica anche fuori dalle aule e in contatto con il mondo naturale di cui non si parla soltanto, ma in cui si vive, si osserva e si sperimenta il proprio ragionare.
La scoperta della propria posizione sul pianeta in cui viviamo aiuta a costruire una visione che tiene conto di punti di vista, fisici e simbolici, diversi dal proprio e apre quindi ad una prospettiva multiculturale.
Bibliografia
Nicoletta Lanciano, 2019 – Strumenti per i giardini del cielo, IV edizione, Asterios Editore.
Globolocal: costruzione
Ringraziamenti: Adriana Postiglione e Ilaria de Angelis dell’Università , per averci messo a disposizione il video delle attività con il Mappamondo Parallelo installato presso l’Astrogarden, il giardino astronomico dell’Università degli Studi Roma Tre.
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