Aggiornato il 10 Ottobre 2018
Affetto da sclerosi laterale amiotrofica, malattia diagnosticatagli quando aveva 21 anni di età e che lo ha costretto ben presto sulla sedia a rotelle, il cosmologo Stephen Hawking è morto all’età di 76 anni.
La sua importanza va al di là delle numerose scoperte scientifiche: come pochi altri fisici della storia, Hawking era riuscito a diventare anche un divulgatore di successo, ispirando moltissimi studenti nel mondo a seguire le sue orme: libri come Dal Big Bang ai buchi neri o L’universo in un guscio di noce hanno avuto un’ampia diffusione nel mondo. Ha anche scritto una serie di romanzi per ragazzi insieme con la figlia Lucy, La grande avventura dell’universo in cinque volumi (1)La traduzione dei volumi editi in Italia da Mondadori è stata curata da Stefano Sandrelli da cui è in lavorazione una serie animata. Tra i suoi risultati scientifici più noti, la scoperta della radiazione di particelle subatomiche emessa dai buchi neri e che porterebbe a una diminuzione di massa per questi giganti cosmici e oggi nota come radiazione di Hawking.
Ci piace ricordarlo e celebrarlo con la foto che lo ritrae mentre sperimenta la gravità zero a bordo di un aereo di addestramento per il volo spaziale.
Dal Big Bang ai buchi neri
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