Insegnare l'astronomia

UNAWE “ UNiverse AWarEness

Esaminiamo il progetto UNAWE che nasce per portare l'astronomia tra i bambini del mondo, in particolare coloro che abitano nelle zone più sfavorite.

Aggiornato il 10 Ottobre 2018

Bambini dalle Filippine che celebrano il Children Day – via UNAWE

UNAWE (UNiverse AWarEness, letteralmente “consapevolezza dell’Universo”), è un progetto ideato da George Miley (dell’Università  di Leida, in Olanda), al fine di far conoscere nozioni elementari di Astronomia e Astrofisica ai bambini di età  compresa fra i 4 e i 14 anni, con particolare attenzione a coloro che provengono da aree disagiate.
La sede di questo progetto è stata stabilita a Leida nel 2006, e la allora Project Manager Carolina à–dman coordinò una rete di 500 esperti operanti in 40 nazioni, Italia compresa (esiste anche una sezione del sito in lingua italiana dedicata a questo progetto): compito di questo network è quello di condividere idee, iniziative, risorse con gli educatori dell’infanzia da un lato, e dall’altro allargare gli orizzonti del target principale (i bambini), in modo da estendere la consapevolezza fisica e scientifica dell’Universo in una consapevolezza Umanista Globale.
Durante l’Anno Internazionale dell’Astronomia del 2009, UNAWE divenne un cornerstone project, riconosciuto dall’UNESCO e approvato dall’ONU, e furono organizzate numerose attività  in 45 paesi. Nel 2010 l’UE finanziò un progetto triennale con 1.9 M€ denominato EU-UNAWE, che è la sezione Europea del progetto UNAWE (global), sviluppato soprattutto in 6 paesi principali (Regno Unito, Germania, Olanda, Spagna, Sud Africa e Italia).
Attualmente UNAWE è approvato dalla International Astronomical Union (IAU) ed è parte integrante dello IAU strategic plan 2010-2020, denominato Astronomy for the developing world. Si tratta di un piano ambizioso teso a diffondere la cultura astronomica e più in generale scientifica, attraverso le giovani generazioni, soprattutto ai paesi in via di sviluppo.

Copertina dell’Earth Ball Activity Book
L’idea di base era che, fra le varie discipline scientifiche, nulla poteva catturare l’immaginazione e affascinare i bambini quanto l’Astronomia: basta pensare a quanti, fra astrofili e astronomi, si sono avvicinati a questa disciplina sin dalla più tenera età , ma soprattutto, quanto l’Astronomia, così come la Scienza in generale, contribuisca a formare una consapevolezza anche più importante, ovvero quel senso di cittadinanza globale, apertura mentale e tolleranza che dovrebbe essere il fondamento delle relazioni umane.
Gli obiettivi che il progetto si pone, possono compendiarsi in un duplice aspetto:

  • organizzare corsi di formazione per gli educatori mediante seminari di formazione e attività  online rivolte agli insegnanti;
  • sviluppare materiale didattico tramite giochi, attività  ludiche e pratiche, ovviamente rivolte ai bambini stessi. Tali materiali sono disponibili gratuitamente nella sezione resources sotto licenza creative commons, quindi open source, ovvero liberamente modificabili e adattabili alle proprie esigenze, purchè l’uso resti libero e il fine non sia di lucro.

Tra le risorse si trovano proposte interessanti e originali ideate dal team e dagli educatori stessi come fra le quali:

  • libri sull’astronomia e lo spazio;
  • materiali didattici, tra cui anche giochi che illustrano in maniera molto originale e divertente i principali fenomeni che avvengono nell’universo;
  • foto, video e molto altro.

Inoltre il sito propone delle Notizie spaziali, (Space scoop, di cui è stato realizzato anche un sito apposito, anche in italiano) un vero e proprio giornale di Astronomia per bambini, prodotto in collaborazione con l’Osservatorio Europeo Australe (European Southern Observatory), con un linguaggio friendly per i bambini, ma utile anche per gli insegnanti, in modo da dare una corretta e valida informazione sulle ultime scoperte dell’Astronomia.
Fra i sostenitori più famosi del progetto, ricordiamo i tre premi nobel Riccardo Giacconi, Charles Townes e Joseph Taylor, e il famoso musicista, filantropo e attivista Bob Geldof, organizzatore e ideatore di concerti rock globali a scopo benefico come Live Aid e Live 8.

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Scritto da

Massimo Aprile Massimo Aprile

Lavora dal 1997 all'Osservatorio Astrofisico di Torino – Istituto Nazionale di Astrofisica. Da piu' 30 anni si occupa di ICT, sviluppo software, amministrazione di sistema, ed è stato anche web administrator del sito dell'Osservatorio Astrofisico di Torino e di altri siti nel campo della didattica e divulgazione. Attualmente lavora nel gruppo D&D dell'INAF-OATo, dove si occupa, fra le altre cose, dell'organizzazione del Barcamp per l'Astronomia Cieli Piemontesi, una sinergia fra astrofili, appassionati di Astronomia e astronomi professionisti, e promuove varie iniziative nell'ambito della lotta all'inquinamento luminoso.

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