Oltre l'orizzonte Arte e letteratura

Centomila miliardi di poemi

I vincoli fra libertà  e comicità 
Raymond Queneau
Raymond Queneau – via Wikipedia
Di Raymond Queneau (1903-1976), poeta, scrittore, drammaturgo e matematico francese, il pubblico italiano conosce soprattutto l’opera Esercizi di stile. Novantanove riscritture di un episodio molto semplice (una persona sale su un autobus, incrocia lo sguardo con un altro viaggiatore, che poi incontra successivamente altrove), che utilizzano metafore e vincoli letterari che vanno dal semplice all’incommensurabilmente folle.
Queneau, d’altronde, è uno scrittore immenso e profondo. E se il suo capolavoro potrebbe considerarsi I fiori blu, di fiori ce ne ha regalati tanti – più o meno fruibili o comprensibili. Ecco qui di seguito un libro apparentemente innocuo, che permette a tutti di comporre poesie e, magari, utilizzarle strategicamente. Si tratta di appena 10 sonetti, ciascuno di 14 versi: in tutto sono solo 140 versi.

Raymond Quenau da Esercizi di stile
Raymond Quenau da Esercizi di stile

Scrive Queneau nella sua introduzione:

Questo librettino permette a chiunque di comporre a piacimento centomila miliardi di sonetti; tutti regolari, s’intende. Perchè questa è, dopo tutto, nient’altro che una sorta di macchina per la produzione di poesie; e queste sono sì in numero limitato ma abbastanza da poter permettere in teoria una lettura lunga quasi duecento milioni di anni (leggendo ventiquattro ore su ventiquattro).

Come funziona? Semplice: prendiamo il terzo verso del primo sonetto. Per come è scritto – rima e grammatica – può essere usato in ognuno dei 10 sonetti, purchè sempre come terzo verso.
Lo stesso vale per ciascuno dei 14 versi. La combinatoria si dimostra un’arte terribilmente pericolosa: il numero di sonetti distinti componibili diventa l’osceno numero di 10 elevato alla 14. Ovvero centomila miliardi: un numero piuttosto complicato da capire.
Eppure non dovrebbe stupire, visto che con una ventina di lettere sono state composte tutte le parole che si possano immaginare nella nostra lingua: parole esistenti, estinte o non ancora inventate. Tutte le parole e tutte le opere, tutti i discorsi. Pochi segni e una combinatoria disarmante.
L’edizione originale era composta da 10 fogli, ciascuno di 14 strisce di carta che potevano essere girate separatamente le une dall’altre, in modo da comporre anche fisicamente sempre nuovi sonetti. Insomma, una follia e un’opera d’arte semplice e costruibile da chiunque: solo fogli di carta – poco altro.
Ma che cosa significa? Perchè creare sonetti con una logica combinatoria? La risposta più seria è che la struttura e i vincoli creano libertà : è molto più semplice scrivere un numero enorme di poemi una volta che si siano posti dei vincoli sulla rima e sulla sintassi che non lasciando la mente del poeta vagare alla ricerca di spunti e stimoli.
La risposta meno seria è della stessa natura di questa brevissimo brano, sempre del nostro, che riguarda proprio l’astronomia – una sua passione del resto:

L’astronomia, vacillante e fiacca, trova asilo in istituzioni di forma oscena detti osservatori: una cupola spaccata in due nella quale s’inserisce un telescopio.

In altri termini: sii un letterato, uno scienziato, uno spazzino, un pugile serio. Quel che vuoi. Ma ricordati che l’unico strumento di vera crescita, di cultura e progresso è la risata. Più o meno, quel che diceva Dario Fo.

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Scritto da

Stefano Sandrelli Stefano Sandrelli

Tecnologo dell'Inaf presso l'Osservatorio Astronomico di Brera, dirige l'Office of Astronomy for Education Center Italy dell'International Astronomical Union. Già  responsabile nazionale della Didattica e Divulgazione per l'Ufficio Comunicazione dell'INAF dal 2016 al 2020, è Docente del corso "nuovi modi per comunicare l'astronomia” per il master MACSIS, Università  Bicocca. Collabora con le riviste Sapere e Focus Junior, per le quali per la quale tiene rubriche mensili. Dal maggio 2000 al dicembre 2015 ha curato per l' Agenzia Spaziale Europea (ESA) oltre 500 puntate di una rubrica televisiva in onda da Rainews24 e RAI 3. Autore per Zanichelli, Einaudi e Feltrinelli.

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