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Il mistero del mondo quantistico

Il mondo quantistico è un bel fumetto sicuramente apprezzabile per lo sforzo compiuto dagli autori di riassumere le tematiche fondamentali della meccanica quantistica. Interessante l'uso del colore che permette di visualizzare i paradossi.

Aggiornato il 1 Giugno 2022

Bob, investigatore e avventuriero parte per la Luna con il fedele cane Rick – siamo nell’incipit, quasi una storia nella storia, di questo trattatello di fisica moderna a fumetti – per studiare un oggetto misterioso, probabilmente un manufatto alieno. Il cane viene ucciso sulla Luna da un meteorite, ma il buon Rick, che incarna il meglio di Bob, pur impagliato, non cessa di stimolare Bob all’avventura e lo esorta ad addentrarsi “nel mondo quantistico le nozioni di vita e di morte hanno poca importanza“. Nonostante la poca dimestichezza con la matematica, per amore del cane defunto, Bob si presenta alla 25a edizione del congresso Solvay, sempre all’hotel Metropole di Bruxelles, in cui i fisici dibattono la teoria del mondo quantistico che dà il nome al libro. Attraverso qualcosa che potrebbe essere un effetto tunnel – ben descritto graficamente ma forse non ovvio a tutti – il nostro Bob finisce in un mondo virtuale dove incontra a mano a mano i protagonisti della scienza del XX secolo e fa esperienza, più che imparare, delle stranezze del mondo quantistico e di come sono state affrontate dai più grandi protagonisti. Non si può anticipare la conclusione: studiate bene l’esperimento di Schroedinger e potrete averne un’idea.

Il colore

L’analogia tra la costante di Plank, \(h\), e lo zucchero in zollette è abbastanza efficace. Molto bello il parco uso del colore, per attirare l’attenzione su alcuni particolari, per esempio a pag 30 la vignetta a tutta pagina vede l’erba colorarsi al passaggio di una smagliante \(h\) gialla. L’associazione tra colori e stati quantistici viene spiegata matematicamente e graficamente solo verso la fine della storia. E il cane Rick diventa un “gatto di Scrhoedinger” perfetto che con i suoi colori ci racconta la coesistenza tra due stati diversi della “funzione d’onda“. Lo sfasamento della realtà si applica a tutto l’Universo: la galassia a spirale che apre il libro lo chiude mostrandosi in tutti i suoi colori.

Gli autori

Thibauld Damour e il traduttore Ugo Moschella sono fisici teorici. Hanno sicuramente dimestichezza con l’argomento e dimostrano molta buona volontà nel cercare similitudini inedite e/o accattivanti con cui presentarsi al “lettore medio”.
Il disegnatore Mathieu Burnat usa un tratto sicuro e una buona mescolanza di vignette di dimensione diversa: la storia si sviluppa senza intralci, sottolineata appunto da varie macchie di colore, con un disegno pulito e piacevole nell’insieme.
In conclusione, se conoscete e apprezzate la fisica, apprezzerete sicuramente questo bel racconto. Se la fisica vi spaventa, godetevi le avventure di Rick e tornate con lui e Bob sulla Luna.
Inoltre il glossario finale è una raccolta di descrizioni e piccole biografie che aiuta a districarsi – un pochino – nell’intricatezza della storia. Gli autori ne ritengono non necessaria la lettura, ma certamente le note sono intessute di spiegazioni e informazioni interessanti.

Abbiamo parlato di:
Il mistero del mondo quantistico
Thibault Damour, Mathieu Burnat
Traduzione di Ugo Moschella
Gribaudo, settembre 2017
160 pagine, brossurato – 19,90 €
ISBN: 9788858018637

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Scritto da

Anna Wolter Anna Wolter

Si laurea all’Università degli Studi di Milano. Lavora quindi presso l’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, Cambdrige, MA (USA). Ora è Prima Ricercatrice all’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera ove si occupa di astronomia extragalattica multibanda, utilizzando di preferenza dati di alta energia. Studia in particolare nuclei attivi di galassie e sorgenti ultraluminose nella banda X in galassie esterne. Ha fatto parte del Comitato Direttivo della Divisione D (Alte Energie) dell’Unione Astronomica Internazionale (IAU). Dall’inizio di questo secolo dedica una frazione importante del suo tempo all’insegnamento e alle attività divulgative per vari tipi di pubblico. È correlatrice di varie tesi di Laurea presso le Università degli Studi di Milano. Ha tenuto più di 100 conferenze per il pubblico generico e altrettante per le scuole. È stata la Responsabile per la Lombardia delle Olimpiadi Italiane di Astronomia. Dal 2010 rappresenta l’Italia nella Rete di Divulgazione Scientifica dell’Osservatorio Europeo Australe (European Southern Observatory, ESO). Dal 2020 gestisce la divulgazione per conto dell'INAF per i progetti ASTRI e CTA.

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