Aggiornato il 1 Giugno 2022
Umberto Guidoni è stato il primo astronauta italiano (se non europeo, considerando i cosmonauti russi come asiatici) a mettere piede sulla Stazione Spaziale Internazionale. Forte di questa esperienza scrive un libricino leggero nello stile e veloce nella lettura in cui ripercorre la storia dell’esplorazione spaziale Dallo Sputnik allo Shuttle.
Il libro è costituito da una serie di capitoli che propongono le trascrizioni delle conversazioni trasmesse nella storica trasmissione di Radio2 Rai Alle 8 della sera e ciò spiega il non sempre efficace legame tra i capitoli del libro. Ad ogni buon conto siamo di fronte a un excursus storico e scientifico della corsa allo spazio delle due superpotenze, Stati Uniti e Unione Sovietica, fino alla collaborazione tra le due agenzie spaziali che ha portato alla costruzione della Stazione Spaziale. Da qui in poi il racconto diventa cronaca, in alcuni punti in prima persona, con Guidoni che racconta molti degli aneddoti narrati da Leo Ortolani nel suo recente C’è spazio per tutti.
Con gli ultimi capitoli il testo, però, risente dello scorrere del tempo molto più di un libro di saggistica scientifica: Guidoni, infatti, riferisce dei primi pionieristici ingressi nel campo delle agenzie spaziali private e dei possibili progetti di turismo spaziale. In questo caso la lontananza dall’attualità (il libro è del 2009) fa comunque comprendere al lettore quanto in fretta si stia evolvendo il campo dell’esplorazione spaziale (anche se dal punto di vista mediatico è una novità abbastanza recente). Ciò, però, nulla toglie alla forza immaginativa e ispirativa degli ultimi capitoli, che puntano verso Marte e oltre, alla ricerca delle risposte alle sempre nuove domande che la conoscenza dell’universo ci pone ogni volta che compiamo un nuovo passo nel freddo cosmico.
Abbiamo parlato di:
Dallo Sputnik allo Shuttle
Umberto Guidoni
Sellerio, 2009
196 pagine, brossurato – 12,00 €
ISBN: 8838923442
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