Il mese di marzo è sempre stato uno dei più attesi dell’anno. E’ infatti nel corso dei suoi 31 giorni che si affaccia la primavera, che sancisce l’uscita dall’inverno. Il cambio di stagione, dal punto di vista astronomico, ha una data e un’ora ben precise, che quest’anno coincidono con il 20 marzo alle 3:06. E proprio la settimana dell’equinozio è quella che l’Istituto Nazionale di Astrofisica ha scelto per aprire al pubblico le sue sedi nel corso della Settimana INAF, che verrà anticipata dal festival Punti di vista che si terrà il 16 e il 17 marzo e verrà ufficialmente inaugurata il 18 marzo con la diretta EduINAF dedicata alle scuole, nel corso della quale osserveremo tutti insieme la nostra stella con gli strumenti delle sedi INAF.
Tra le sedi che animeranno la Settimana INAF ci sarà anche l’Osservatorio Astronomico di Padova e, per l’occasione, come antipasto sia della Settimana, sia della diretta, vi proponiamo una piccola clip che vi porterà all’interno della Sala Meridiana, dove si trova, appunto, una meridiana, ovvero un orologio solare che misura lo scorrere del tempo grazie all’ombra del Sole:
Per prepararvi al meglio alla diretta, invece, eccovi una raccolta di risorse didattiche sul Sole (ma non solo), da cui in particolare estraggo il video-tutorial per la costruzione di un visore solare, perchè vi ricordo che non bisogna mai guardare il Sole direttamente!
Marzo, però, presenta anche altri eventi degni di nota, come la caccia al tesoro spaziale e, soprattutto, la Giornata internazionale dei diritti della donna che si celebra l’8 marzo e che ci permetterà di riprendere, almeno per un po’, il discorso delle donne nella scienza.
Arrivati così alla fine di questa inconsueta introduzione, andiamo a raccontare lo spettacolo più interessante del mese: il cielo notturno!
Le costellazioni
Il cielo di marzo è dominato dalla figura del Leone e dall’asterismo del Grande Carro.
La Via Lattea invernale si sposta sempre più verso occidente, lasciando il posto ad un’area con bassa densità di stelle. Orione e Cane Maggiore sono sempre più basse sull’orizzonte, sostituite a sud dalla costellazione del Leone, la cui presenza indica l’arrivo prossimo della primavera, e dall’Idra, quest’ultima tanto grande quanto poco appariscente.
Rasente l’orizzonte meridionale, si intravedono alcune stelle appartenenti alla costellazione australe delle Vele, una volta parte della grande costellazione della Nave Argo.
Ad est, sono evidenti due stelle luminose: una, dal colore rosso arancio vivo, è Arturo, nella costellazione del Boote; più a sud, Spica, la stella più brillante della Vergine, costellazione in cui è possibile osservare un grandissimo numero di galassie in virtù della presenza entro i suoi confini dell’omonimo ammasso galattico. Queste due stelle, insieme con Denebola (β Leonis), costituiscono l’asterismo del Triangolo di Primavera.
A nord, il Grande Carro si mostra a pochi gradi dallo zenit, disposto “capovolto” alle latitudini italiane; sempre osservabili, basse sull’orizzonte nord, le due figure di Cefeo e Cassiopea.
Verso ovest, domina ancora la figura di Orione e dei Gemelli, la stella Sirio e la costellazione del Toro.
Osservando il cielo oltre le prime ore della notte, sarà visibile a nord-est la brillante stella Vega, che sarà dominante nei prossimi mesi estivi e inizio-autunnali.
Le fasi lunari
Nell’immagine qui sotto potete vedere le fasi lunari di marzo, ricavate utilizzando lo Sky Calendar della NASA.
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