Aggiornato il 28 Novembre 2024
Quando muovevo i primi passi su internet, una ventina di anni fa ormai, c’era un sito, o forse dovrei scrivere un servizio, lanciato a fine 1997 dal Altavista, che divenne ben presto uno dei più utilizzati nella sua categoria, almeno fino all’arrivo di Google Translate. Sto parlando di Babel Fish, che a causa di acquisizioni successive, entrò a far parte della grande famiglia dei servizi proposti da Yahoo! Oggi questo meritorio sito rimanda, infatti, alla home page di quello che un tempo era noto come il principale concorrente di Google (come motore di ricerca), ma ciò che mi interessa in questa sede è l’origine del nome. Il babel fish, infatti, è una particolare specie di pesce extraterrestre che, messo all’interno dell’orecchio di qualunque essere vivente del cosmo, permette di comprendere qualunque lingua che si sta ascoltando. È stato introdotto da Douglas Adams nella sua Guida galattica per autostoppisti. E ve ne parlo non tanto perchè la costellazione dei Pesci è visibile nel cielo di aprile (anche se incontreremo una costellazione marina, più avanti), ma perchè oggi, 1° aprile, è notoriamente noto come il giorno del pesce d’aprile.
Le origini di questa tradizione si perdono nella notte dei tempi, come si suol dire: basti pensare che gli antichi romani avevano la hilaria, festa dedicata alla dea Cibele, madre degli dei, per celebrare il passaggio dai mesi invernali a quelli primaverili. Veniva, infatti, festeggiata subito dopo l’equinozio di primavera e aveva una particolarità : per un giorno erano permessi qualsiasi genere di scherzi.
Le origini del nome, quindi del pesce d’aprile, sono invece legate a qualcosa di più astronomico. Prima dell’adozione del calendario gregoriano nel 1582, il capodanno veniva festeggiato tra il 25 marzo e il 1° aprile. In questa occasione in molti paesi d’Europa era in uso scambiarsi dei doni. Il calendario gregoriano, però, spostò l’inizio dell’anno al 1° gennaio, e ciò sembra che diede il via a una scherzosa usanza in cui il 1° aprile ci si scambiavano dei pacchi vuoti, un modo per ricordare una festività ormai abbandonata. L’idea sembra che nacque in Francia e chiamata poisson d’Avril, ovvero pesce d’aprile!
In effetti non è l’unica storia sulle origini di questa giornata piuttosto particolare, ma quella che vi ho raccontato è appunto legata a un importante momento nella storia dell’astronomia, poichè fu proprio grazie al contributo degli astronomi, su tutti Luigi Lilio, che alla fine venne redatto il calendario che, con poche modifiche da quella prima proposizione, continuiamo a utilizzare ancora oggi.
Le costellazioni
Veniamo quindi alle costellazioni(1)Per redarre questa sezione, ho utilizzato i tool messi a disposizione da Your Sky che possiamo osservare nei cieli notturni del mese d’aprile, iniziando dall’orizzonte nord, al cui centro si trova la costellazione di Cassiopea, facilmente riconoscibile grazie alla sua forma a W. Poco più sopra, alla sua destra, verso est per intenderci, ecco Cefeo, mentre dall’altro lato, verso ovest, la Giraffa, che a fine mese si sarà ormai spostata al centro dell’orizzonte settentrionale.
Proseguiamo quindi verso nord-est dove, bassa sull’orizzonte, ecco la Lucertola, che nel corso del mese si alzerà sempre più spostandosi alla fine al centro della visuale di nord est, mentre a dominare il cielo ci pensa il Cigno in compagnia, poco più sopra e un po’ verso destra, ecco la Lira. Proprio nel Cigno, però, la cui figura a croce è abbastanza agevolmente riconoscibile, si trova Deneb, una stella supergigante che, pur distando 1.500 anni luce da noi, risulta la diciannovesima stella più brillante del cielo con una luminosità 60.000 volte maggiore di quella del Sole. Se, ad esempio, si trovasse alla stessa distanza di Sirio, la stella più luminosa del cielo, la luce che ci arriverebbe da Deneb sarebbe paragonabile a quella riflessa dalla Luna. Inoltre, insieme con Vega nella Lira e con Altair nell’Aquila, forma l’asterismo noto come Triangolo Estivo, che quindi inizia già ora a fare capolino nei nostri cieli primaverili.
Tra l’altro proprio la costellazione dell’Aquila, in pratica sotto all’orizzonte alla fine del mese, sarà molto più facilmente visibile a fine aprile, insieme con la promessa costellazione marina dell’introduzione, il Delfino. Di fatto, quindi, l’orizzonte Est, all’inizio del mese dominato soprattutto da Ercole, si animerà un po’ di più proprio sul finale del mese quando anche la Freccia sarà salita dall’angolo in basso a sinistra in cui è relegata, poco sopra l’orizzonte, al centro dell’orizzonte orientale, scortata in questo suo viaggio celeste dalla vicina Volpetta.
A sud-est, invece, ecco l’Ofiuco, che un po’ come una grande razza solca il cielo notturno, e spostandosi si porta dietro, proprio come alcuni squalidi si portano dietro i pesci spazzini, il Serpente e lo Scudo che a fine mese saranno ben visibili al centro di questa porzione di cielo.
Questo permetterà , quindi, di poter provare a osservare l’ammasso globulare M5, piuttosto brillante, che si trova nella zona di confine tra il Serpente e l’Ofiuco. Nella coda del Serpente, invece, ecco M16, meglio noto come Nebulosa Aquila, al cui centro si trovano i famosi Pilastri della Creazione. Sono delle colonne di gas e polveri interstellari creati dall’azione dei venti solari delle stelle giganti che costituiscono la parte centrale dell’ammasso aperto presente nella nebulosa. All’interno di questa struttura sono in corso una serie di fenomeni che hanno migliorato le nostre conoscenze sul processo di formazione stellare.
Sull’orizzonte sud, invece, con lo scorrere dei giorni, vedremo la Bilancia prendere possesso del centro del cielo, mentre in basso sull’orizzonte il Centauro scomparire, scivolando sempre di più sotto l’orizzonte, per lasciare il posto al Lupo, che come il Centauro prima di lui andrà a occupare la parte bassa dell’orizzonte.
Intanto in alto, mentre il Corvo lascia spazio alla Bilancia, dietro quest’ultima si farà largo lo Scorpione che, in tempi antichi, era il vero possessore dei bracci della Bilancia, quando questi ultimi erano le sue chele. In effetti secondo alcuni tutte le stelle della Bilancia facevano parte dello Scorpione, ma questa è una storia che non approfondirò in questa sede, visto che è giunto il momento di volgere lo sguardo verso sud-ovest.
All’inizio del mese eccole, sopra la linea sinuosa dell’Idra, le costellazioni del Cratere e del Sestante, mentre in altro verso lo zenit le stelle di Vergine e Leone. Man mano che la Terra proseguirà nel suo moto intorno al Sole, spostandoci sempre più verso la fine del mese, la Vergine scenderà sempre di più lungo la volta celeste per prendere possesso del centro del cielo di sud-ovest, mentre il Corvo sarà sempre più vicino all’orizzonte insieme con il Cratere. L’Idra, a quel punto, sarà quasi completamente scomparsa sotto di esso, un po’ come se si fosse immersa nelle acque dell’oceano.
Questi movimenti celesti si ripercuotono anche sull’orizzonte ovest e sanciscono l’arrivo della primavera, visto che all’inizio del mese al centro del cielo occidentale troviamo il Cancro che verrà sostituito man mano dal Leone. Regolo (per altri Denebola) infatti, insieme con Spica nella Vergine, che abbiamo incontrato poco fa, e con Arturo nel Boote, costituisce il Triangolo di Primavera, l’asterismo che dominerà i cieli di questa stagione.
Spostiamoci infine a nord-ovest per chiudere così il cerchio del nostro giro della volta celeste. Fondamentalmente questa pozione di cielo sarà dominata per tutto il mese dalla Lince, con Gemelli e Auriga che scenderanno via via sempre più basso lungo l’orizzonte, con i primi che finiranno per scomparire, mentre, proprio sopra la Lince, ecco l’Orsa Maggiore, in un certo senso custode del cielo boreale e guida per tutti coloro che usano le stelle per orientarsi nel mondo.
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