Era il 23 giugno del 1593, due giorni dopo il solstizio d’estate, e una nutrita compagnia si stava spostando lungo le vie della campagna inglese per raggiungere lo spiazzo dove avrebbe messo in scena, per un pubblico molto particolare, una delle più grandi commedie della storia del teatro: Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare. La compagnia di attori del bardo mise in scena uno spettacolo memorabile sotto gli occhi di Oberon e Titania, ma ovviamente non dovete necessariamente credere che tutto ciò sia realmente avvenuto. Come ricorda Morfeo, il committente della commedia:
Sembra quasi una celebrazione del Litha, uno degli 8 sabbat pagani, quello dedicato proprio al solstizio d’estate, che quest’anno arriverà il 20 giugno alle 20:51. Il rito, citato per la prima volta da Beda il Venerabile, monaco anglosassone, nel De temporum ratione, fa parte delle festività legate proprio al solstizio di giugno, noto anche come notte di mezza estate, tornando così a Shakespeare e a Neil Gaimann.
Le immagini con cui ho voluto iniziare questo cielo del mese di giugno sono infatti tratte da Sandman 19 e, per chi ha seguito solo la famosa serie televisiva tratta dal fumetto, potrebbero essere quelle con cui si aprirà la seconda stagione (la prima si è conclusa col 18.mo numero). In particolare sono significative le parole di Sogno citate poco sopra, perché si adattano perfettamente alle storie che le costellazioni ci tramandano ogni volta che alziamo il cielo e le osserviamo.
Per cui direi che è venuto il momento di osservare cosa ci propongono le stelle per il mese che (dovrebbe) dare inizio all’estate.
Le costellazioni
L’opera di Schakespeare celebra le nozze di Teseo con Ippolita, la regina delle Amazzoni. Teseo, nella mitologia classica, è colui che ha sconfitto il Minotauro con l’aiuto di Arianna e del suo famoso filo, ma che alla fine della storia la abbandonò al suo destino. Il pianto di Arianna commosse il Dioniso a tal punto da donarle una corona d’oro realizzata da Efesto. Alla morte di Arianna la corona venne posta in cielo, diventando la costellazione della Corona Boreale che possiamo osservare piuttosto in alto, abbastanza vicino al polo, più o meno al centro dell’orizzonte ovest, giusto sotto a Ercole e poco sopra Bootes.
Sotto queste tre costellazioni, che si avvicineranno sempre di più all’orizzonte man mano che ci avvicineremo alla fine del mese, ecco la Chioma di Berenice, che potremo osservare senza farci venire il torcicollo! Questa è, come scritto in più parti e in più salse, è l’unica costellazione dedicata a un personaggio storico realmente esistito, o quanto meno l’unica presente tra le 88 costellazioni ufficiali(2)Nel corso della storia dell’astronomia, diversi astronomi hanno proposto nuove costellazioni dedicate a re e regine vari. Berenice era, infatti, la moglie di Tolomeo III Evergete, peraltro anche il fratello, e la sua costellazione ricorda il voto che ella compì affinché il marito ritornasse sano e salvo da una campagna bellica. Tra l’altro proprio alla Chioma di Berenice è intitolata una storia a fumetti di Giangiacomo Dalmasso e Sergio Asteriti pubblicata sull’Almanacco Topolino 272 dell’agosto 1979.
Spostiamoci ora verso nord dove nell’ordine da sinistra a destra possiamo osservare Orsa Maggiore, Giraffa e Cassiopea, mentre esattamente sopra la Giraffa, una accanto all’altra, ecco l’Orsa Minore, Cefeo e il Dragone. E vista la piega che ha preso questo cielo del mese, anche se ha ben poco a che fare con il mito legato a quest’ultima costellazione, mi sembra il momento giusto per ricordare Akira Toriyama, scomparso proprio a marzo di quest’anno, creatore del manga e poi anime Dragon Ball. Certo il mito del Dragone non ha nulla a che fare con il drago Shenron, o Shenlong, però magari guardando questa costellazione un pensiero potremo rivolgerlo a uno dei più grandi artisti della cultura pop dei nostri giorni.
E veniamo all’orizzonte est dove, più o meno a metà tra l’orizzonte e il polo celeste, troviamo il Cigno accompagnato dalla Volpetta e dalla Freccia e un po’ più a sinistra dall’Aquila. Poco sotto ecco il Delfino e il Cavallino, mentre in basso poco sopra l’orizzonte troviamo Pegaso e Andromeda pronti a dominare l’orizzonte est alla fine del mese.
E’ nella costellazione dell’Aquila che ci soffermiamo per osservare alcuni oggetti interessanti del profondo cielo, come per esempio due ammassi aperti, NGC 6709 e NGC 6755, un ammasso globulare, NGC 6760, una nebulosa planetaria, NGC 6781, e la galassia NGC 6814.
Particolarmente curiosa è, poi, la presenza di una nebulosa oscura, ovvero una nube particolarmente estesa contenente soprattutto idrogeno ed elio con una temperatura interna piuttosto bassa, 10K. Queste nebulose, come la Nebulosa E della costellazione dell’Aquila, possono essere osservate grazie al fatto che oscurano nebulose a emissione.
Dal punto di vista mitologico una delle tante identificazioni della costellazione è con l’Aquila di Zeus, che, per restare nel tema fumettistico, è stata protagonista di una storia disneyana quasi omonima di Pat e Carol McGreal e disegnata da Giorgio Cavazzano, pubblicata in Italia sul Topolino 3457 di febbraio 2022.
E chiudiamo con l’orizzonte sud, dominato dall’iconica scena, che in qualche modo richiama anche l’Iliade di Omero, dell’Ofiuco in lotta con il Serpente. Abbassando lo sguardo da questo spettacolo affascinante e mitologicamente violento ecco Sagittario, Scorpione e Bilancia, con queste ultime che scivoleranno sempre più in basso per tutto il mese a discapito della prima.
La Luna
Oltre allos chema delle fasi lunari, per il mese di giugno si segnala un interessante evento che coinvolgerà proprio il nostro satellite: il 29 giugno, poco prima dell’alba, la Luna si troverà allineata con Giove, Marte e Saturno.
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