Il giorno più lungo è, evidentemente, il solstizio d’estate, che quest’anno arriverà il 21 giugno alle 2:42. E’ un giorno speciale poiché, in particolare nel nostro emisfero, segna il cambio di stagione con l’ingresso ufficiale nell’estate, e dunque, ruolo che ha rivestito soprattutto nei tempi passati, fondamentale per l’agricoltura, la fertilità e i cicli naturali. Per questo molte culture hanno celebrato tale giorno con feste, rituali, falò. E alcune di queste tradizioni continuano ancora oggi.
Come ricorda Algernon Blackwood nel racconto Jimbo e il giorno più lungo (su Wikisource la versione originale in inglese), per i bambini, il Giorno Più Lungo porta con sé una strana, incomunicabile emozione, un’emozione che spinse il piccolo Jimbo a stare il più possibile vigile, la notte. Immagino a guardare le stelle con lo zio, cosa che Blackwood non scrive esplicitamente, ma lascia all’immaginazione del lettore.
E così, con lo stesso spirito, proviamo a immergerci tra gli eventi del mese di giugno 2025.
Di congiunzioni e altri incontri notturni
I primi eventi avvengono proprio il primo giorno di giugno con Venere che si trova alla sua massima distanza dal Sole nel cielo e splende luminoso prima dell’alba. Sempre nella prima notte del mese ecco una congiunzione tra Marte e la Luna, il loro primo incontro nel corso di giugno.

La notte del 2 giugno, invece, è ottima per provare a osservare il Grande Ammasso di Ercole, classificato come Messier 13 e scoperto nel 1714 dall’astronomo inglese Edmond Halley (lo stesso della cometa di Halley!). Posto all’interno della costellazione di Ercole, raggiunge il suo punto più alto nel cielo.
Il 7 giugno, invece, giunge al suo picco lo sciame meteorico delle Arietidi, così chiamate poiché si trovano prospetticamente nella zona di cielo occupata dalla costellazione dell’Ariete, che però non è visibile di notte. Per cui per osservarle si dovrebbe aspettare il giorno, ma come è ben chiaro, a causa della luce solare riuscire a osservare una meteora non è per nulla banale. A meno di non provare poco prima dell’alba, quando la costellazione dell’Ariete sta spuntando bassa sopra la linea dell’orizzonte: non sarà il picco, ma qualche meteora magari la si riuscirà a osservare!
L’11 giugno, invece, alle 9:43, avremo una Luna piena, che nel nostro continente era anticamente nota come “Luna di Miele”. Secondo la NASA, il nome deriverebbe dalla raccolta del miele che si svolge proprio a giugno, per poi passare a identificare il tradizionale viaggio di nozze, poiché molte antiche tradizioni indicavano proprio giugno come il mese dei matrimoni.
Più o meno per un motivo analogo nel Nord America la prima Luna piena di giugno è nota come Luna di Fragola, poiché per le tribù di cacciatori e raccoglitori quello era il mese di raccolta delle fragole selvatiche.
Il 16 giugno, invece, Marte passerà “vicino” alle 4 stelle che costituiscono il “sistema” di Regolo, la stella più luminosa nella costellazione del Leone. Di queste 4 stelle, però, solo tre saranno ben visibili attraverso un piccolo telescopio.
Il 19 giugno, poco dopo il terzo quarto, ecco una congiunzione tra Luna e Saturno visibile nelle prime ore del mattino. Il 22 giugno, a pochi giorni dalla Luna nuova, sarà invece Venere a trovarsi in congiunzione con la Luna, giusto poco prima dell’alba.
E a proposito di Luna nuova: la sua presenza rende più semplice osservare i cieli notturni e in particolare lo sciame meteorico delle Bootidi nella costellazione di Boote, che il 27 giugno arriveranno al loro picco.
Infine, il 29 e il 30 giugno, ecco la seconda congiunzione del mese tra la Luna e Marte. E da qui un altro giro di giostra(2)Eventi notturni ricavati da timeanddate e National Geographic.!
Le costellazioni
La parte più interessante del cielo notturno di giugno è quella corrispondente all’orizzonte est, dove si trova la fenditura del Cigno, una nebulosa oscura causata da nubi interstellari di polvere cosmica. All’interno di questa fenditura gli Inca avevano posto alcune “costellazioni”, come il Pastore, la Volpe, il Lama, il Serpente.

Restando nella costellazione del Cigno si trova la parte più intensa della Via Lattea dell’emisfero boreale: è compresa tra le stelle Sadr e Albireo, che formano l’asse inferiore di quello che viene chiamato asterismo della Croce del Nord; con un semplice binocolo si possono osservare ricchissimi campi stellari.
Altro elemento caratteristico del cielo di giugno, e più in generale di quello dell’estate, è l’asterismo del Triangolo estivo, un punto di riferimento per “raggiungere” le principali costellazioni: il vertice più settentrionale Deneb (la stella meno luminosa delle tre) porta l’osservatore verso la costellazione del Cigno; Vega, la più brillante, ci conduce fino alla Lira; la più meridionale, Altair, è l’astro principale della costellazione dell’Aquila.
La Via Lattea prosegue verso sud, dove si trova il rigonfiamento che indica il centro galattico; qua, compresi tra la brillante costellazione dello Scorpione e del Sagittario, si concentra un gran numero di ammassi globulari, alcuni dei quali, come M22, visibili anche con un binocolo.
A nord prevale sempre l’asterismo del Grande Carro, che come sappiamo può essere utilizzato per identificare altre stelle e costellazioni del cielo notturno, come per esempio Arturo, verso sud, la stella rossa della costellazione del Boote, e Spica, nella Vergine. Poco a sud del Grande Carro, alta sull’orizzonte, ecco riconoscibile la Chioma di Berenice: entro i suoi confini si osservano numerose galassie con un piccolo telescopio amatoriale.
A ovest, infine, la stella Procione è sempre più prossima al tramonto, come il Cancro e il Leone; in direzione sud sud ovest ancora è visibile una parte del Centauro, brillante costellazione dei cieli del sud(3)Testo tratto dal WikiPortale di Astronomia.
E così, ora, anche noi, come Jimbo, siamo pronti a riposare per prepararci all’osservazione di un nuovo cielo notturno!
Note
↑1 | Traduzione di Lucio Besana |
---|---|
↑2 | Eventi notturni ricavati da timeanddate e National Geographic. |
↑3 | Testo tratto dal WikiPortale di Astronomia |
Add Comment