Continuiamo la serie di interviste con Amy, di Pontedera, oggi dodicenne, che nel 2023 ha inviato alla rubrica Briciole Spaziali un’interessante recensione del libro Meteoriti di Melissa Stewart, pubblicato da National Geographic Kids.
Buona lettura.

Buongiorno Amy, innanzitutto grazie della tua partecipazione alla nostra rubrica. Partiamo da te: cosa ci racconti? Per esempio un film che ti piace, uno sport, un hobby.
Ciao a tutti. Io sto bene, oggi frequento la seconda media e l’ultimo film che ho visto e che mi è piaciuto molto è “Kpop Demon Hunters”. Mi sono appassionata alla musica K-pop.
Nella tua recensione del libro “I Meteoriti” di Melissa Stewart (National Geographic Kids) che abbiamo pubblicato nel 2023, ci hai raccontato di aver scoperto che di fatto le cosiddette ‘stelle cadenti’ (le “strisce di luce che si vedono a volte nel cielo”) sono più propriamente dette meteore, sassi spaziali velocissimi che bruciano con l’attrito della nostra atmosfera. Hai fatto qualche altra scoperta astronomica che vuoi condividere con noi?
Ho letto un articolo che parlava di comete e diceva che quella di Halley passa ogni 76 anni! Praticamente un uomo nella propria vita di solito ha una sola possibilità di vederla!
Coltivi ancora la tua passione p’astronomia? In che modo?
L’astronomia mi piace sempre e spesso guardo documentari con la mia mamma, però devo essere sincera con voi e mi sono buttata a capofitto nel disegno animato – disegnare era da sempre un’altra mia passione insieme all’astronomia! Dopo aver frequentato un corso di fumetto alla scuola Internazionale di Comics di Firenze, ho creato un personaggio che mi rappresenta: sono io, versione cartoon. Sto anche provando a gestire un canale Whatsapp e un canale YouTube.
Che impressione hai degli scienziati e delle scienziate? Secondo te, quali sono le doti o le caratteristiche principali che servono per diventare scienziato/scienziata?
Credo che la caratteristica principale sia la curiosità. Poi bisogna anche essere capaci di capire la matematica e anche la fisica, ma senza la curiosità non si va da nessuna parte!
Cosa pensi/speri che la ricerca scientifica potrà scoprire nel futuro?
Io spero e penso che la ricerca scientifica scopra la presenza degli alieni. Credo che esistano ma che non abbiamo ancora avuto l’opportunità di incontrarli. Pensateci: con tutte le galassie che ci sono nell’universo, con tutti i pianeti e le stelle, come è possibile che siamo solo noi l’unica forma di vita esistente?!
Conosci anche il Concorso di scrittura dell’INAF dedicato a Gianni Rodari? Pensi sia più bello scrivere di fantasia, come per il concorso, o di scienza come per le Briciole Spaziali? Perché?
Secondo me sono belle sia le storie fantastiche che quelle realistiche basate sulla scienza. Sono due modi di scrivere diversi che a volte si possono pure incontrare come succede nei miei libri.
Sai già che cosa vorresti diventare da grande?
Oggi vi dico che voglio fare l’artista. Voglio disegnare cartoni animati e vorrei tanto diventare un’artista famosa come quelli che disegnano per Disney o Pixar o Sony Animations, e magari disegnare un cartone animato che parla di astronomia. Sarebbe un sogno!
C’è qualcos’altro che vorresti condividere con noi e con chi ti sta leggendo?
A chi ci legge, grandi e piccoli, vorrei dire di non smettere mai di leggere, informarsi e anche di sognare: per crescere a tutte le età basta continuare a imparare cose nuove. E per rimanere sempre un po’ bambini invece bisogna continuare a sognare.
Contributo per le Briciole Spaziali, rubrica vietata ai maggiori di 14 anni a cura di Anna Wolter, Adamantia Paizis, Mariachiara Falco, Maria Teresa Fulco e Martina Cardillo. L’iniziativa di questa rubrica nasce nell’ambito del Gruppo Storie dell’INAF.


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