L'astronomo risponde Astrobiologia Ricerca della vita

Segnali intelligenti

Aggiornato il 28 Novembre 2024

Come si fa a stabilire se un segnale trasmette informazioni “intelligenti” o no?Antonio
arecibo
Il radio telescopio di Arecibo

Distinguiamo innanzitutto tra segnali di origine naturale e artificiale. I primi sono prodotti da fenomeni fisici di vario tipo, che hanno come risultato l’emissione di energia sotto forma di onde radio. I secondi sono tipicamente prodotti da un trasmettitore, creato appositamente per produrre emissione di onde radio a una certa frequenza. La differenza tra gli uni e gli altri sta nel numero di frequenze coinvolte. Un segnale radio artificiale tipicamente trasmette un’unica frequenza o una piccolissima porzione di frequenze e perciò viene definito “a banda stretta”. Le emittenti radiofoniche, per esempio, fanno uso di trasmettitori che producono segnali a una certa frequenza, che infatti è possibile ricevere sintonizzando il proprio apparecchio ricevente proprio a quella frequenza. Le onde radio prodotte da fenomeni naturali invece “occupano” molte più frequenze, perchè sono prodotte in circostanze più caotiche e non controllate (naturali, appunto) e sono quindi definite “a banda larga”. Pensiamo alla musica: quando con un dito premiamo un tasto del pianoforte, produciamo solo una nota, mentre se con 2 mani schiacciamo 10 tasti, il risultato è che sentiamo 10 note contemporaneamente. È come se il segnale naturale fosse composto da diverse note tutte insieme, mentre quello artificiale da una nota sola: come il nostro orecchio sa distinguere una singola nota da un insieme di tante note, allo stesso modo i radiotelescopi (telescopi che ricevono le onde radio dell’Universo), riescono a distinguere un segnale artificiale da uno naturale.
Per quanto ne sappiamo, qualsiasi segnale inferiore a circa 300 Hz di larghezza deve essere stato prodotto artificialmente. I segnali a banda stretta sono ciò che gli esperimenti SETI (Search for Extra Terrestrial Intelligence, ricerca di vita intelligente extraterrestre) cercano. Sfortunatamente, le ricerche SETI risentono della confusione causata da segnali a banda stretta prodotti sulla Terra, ad esempio dai satelliti per le telecomunicazioni o dai radar militari, ma anche dai nostri telefonini e dai dispositivi wireless.

Add Comment

Click here to post a comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scritto da

Eduinaf Avatar Autori Germano Bianchi

Istituto di Radioastronomia di Bologna

Categorie