Cose dell'altro cielo

Il cielo del 2026: storie di luce, ombre e pianeti per un nuovo anno

Per questo mese, Cose dell’altro cielo guarda avanti. Il 2026 sarà un anno fatto di piccoli e grandi spettacoli celesti: eclissi parziali, allineamenti planetari e superlune. Non un calendario tecnico, ma un invito a vivere il cielo come una serie di storie da osservare, aspettare e condividere.

Il cielo non conosce i nostri capodanni, ma ogni nuovo anno porta con sé una diversa sequenza di fenomeni da osservare. Il 2026 ci offrirà eventi visibili anche dall’Italia, perfetti per chi ama osservare, spiegare, o semplicemente stupirsi.
Ecco un viaggio tra alcune delle storie che il cielo ci offrirà nei prossimi mesi.

17 febbraio 2026 – Un anello di luce (anche se da lontano)

eclissi anulare
Eclissi anulare. Crediti: NASA
L’anno comincia con un’allineamento tra Sole, Luna e Terra che darà vita a un’eclissi solare anulare.
La fase anulare – il famoso “anello di fuoco” – sarà visibile solo dall’Antartide.
In Italia vedremo invece una eclissi parziale molto lieve, un piccolo morso all’orlo del disco solare, ma su EduINAF proporremo contenuti per seguirla e comprenderla meglio: vi invitiamo a restare aggiornati.

Può sembrare poco, ma è l’occasione perfetta per parlare in classe o in famiglia di come funzionano le eclissi: di luce, geometrie e prospettiva.

28 febbraio 2026 – Una parata di pianeti dopo il tramonto

A fine febbraio il cielo mostrerà una configurazione particolarmente suggestiva: diversi pianeti saranno visibili nella stessa fascia del cielo, distribuiti lungo l’eclittica.
Non si tratta di un evento raro in senso astronomico, perché i pianeti orbitano grosso modo sullo stesso piano e capita spesso che appaiano nello stesso settore della volta celeste, ma è comunque una scena affascinante da osservare a occhio nudo, soprattutto per chi vuole imparare a riconoscerli senza strumenti. Dall’Italia potremo individuare facilmente i più luminosi: Venere, luminosissimo; Giove, stabile e chiaro; Saturno, più tenue ma riconoscibile; Mercurio, più basso e rapido nei suoi spostamenti e infine le tracce più deboli di Urano e Nettuno per occhi allenati o piccoli telescopi.

È un’ottima occasione per esercitarsi a distinguere pianeti e stelle: i pianeti brillano con una luce più uniforme, non scintillano e mostrano colori leggermente diversi a seconda della loro composizione e posizione nel cielo.

12 agosto 2026 – L’eclissi totale che non vedremo (ma di cui sentiremo parlare)

Il 12 agosto 2026 avverrà una eclissi totale di Sole, uno degli eventi astronomici più spettacolari.
La totalità attraverserà Groenlandia, Islanda e Spagna settentrionale, mentre non sarà visibile dall’Italia. Vale comunque la pena ricordarla:
un’eclissi totale è l’unico momento in cui si può osservare la corona solare, la parte più esterna e sottile dell’atmosfera del Sole e, così come per quella di Luna, è un modo per riflettere su come la geometria Terra–Luna–Sole crei eventi visibili solo da determinate regioni del pianeta.

Lune speciali del 2026

Il nuovo anno inizierà subito con un’occasione di osservazione: la prima superluna del 2026 sarà il 3 gennaio, proprio durante le vacanze invernali.
Le superlune sono lune piene che appaiono leggermente più grandi e luminose perché la Luna si trova vicino al perigeo, il punto più vicino alla Terra nella sua orbita. Non si tratta di fenomeni rari, ma sono perfetti per notare differenze di luminosità e dimensioni apparenti, soprattutto se confrontate con una luna piena osservata nei mesi successivi. Nel corso del 2026 ci saranno altre superlune, ma quella di gennaio è ideale per iniziare l’anno con un’osservazione tranquilla e accessibile a tutti: basta uno sguardo dal balcone o una breve passeggiata serale.
E la Luna rimarrà protagonista durante tutto l’anno, mostrando come sempre colori “diversi” a seconda della sua altezza sull’orizzonte: gialla o rossastra quando sorge, più chiara quando è alta nel cielo. Non perché cambi lei, ma perché cambia il modo in cui la nostra atmosfera diffonde la luce.

Il cielo d’inverno: la stagione più limpida

Foto di Albino Carbognani scattata con lo strumento TANDEM.
Pleiadi. Foto di Albino Carbognani scattata con lo strumento TANDEM.

Una cosa che non tutti sanno: il cielo invernale è spesso il più brillante dell’anno, non perché ci siano più stelle, ma perché l’aria fredda contiene meno umidità e diffonde meno luce.
Questo rende le notti tra gennaio e marzo perfette per osservare il cielo in modo semplice: una coperta, un cappello caldo e uno sguardo paziente. È il momento ideale per riconoscere alcuni dei protagonisti del cielo invernale, come Sirio, Orione, le Pleiadi e Aldebaran: stelle e costellazioni che possono diventare semplici punti di riferimento per orientarsi nel cielo senza bisogno di strumenti.

Cielo 1 gennaio 2026 stellarium web
Il cielo del primo gennaio 2026 – via Stellarium web

Il cielo non segue i nostri calendari: continua, scorre, ritorna.
Eppure ogni fenomeno che osserviamo nel 2026 sarà anche una storia di tempo. La luce dei pianeti ci raggiunge in pochi minuti; quella delle stelle impiega anni, secoli, persino millenni. Le Pleiadi, che brillano nelle sere d’inverno, ci mostrano la loro luce partita più di 440 anni fa, all’epoca di Galileo Galilei: un passato che arriva fino a noi sotto forma di puntini luminosi.
Per questo, ogni osservazione è un piccolo viaggio. Non solo nello spazio, ma nel tempo. E forse è proprio questo il senso di cominciare un nuovo anno guardando il cielo: ritrovare un ritmo più lento, una prospettiva più ampia, un momento di meraviglia che ci accompagni nei mesi che verranno.

Idee semplici per vivere il cielo del nuovo anno

Ecco alcune attività pratiche — per insegnanti, famiglie o appassionati:

  • Il taccuino del cielo 2026: annotare una volta al mese cosa si vede, come cambia la Luna, come si sposta Giove.
  • Riconoscere i pianeti: confrontare il colore, la stabilità della luce, la posizione all’alba o al tramonto.
  • Fotografare la Luna sempre dallo stesso posto: una collezione mensile che racconta il ciclo orbitale.
  • Costruire la scatola delle fasi lunari

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