Aggiornato il 3 Settembre 2020
Seconda parte dei racconti delle attività delle sedi INAF per la Notte Europea dei Ricercatori (leggi prima parte). Iniziamo con l’Osservatorio Astronomico di Roma che ha partecipato con due eventi, l’Astro Talk Show e Dancing Universe. Ce ne parla Fabrizio Vitali.
Il primo, venerdì 29 Settembre, presso la sede di Monte Porzio Catone, ha visto il pubblico (circa 140 persone) a colloquio diretto con i ricercatori dell’Osservatorio, a rispondere alle domande più varie sui temi della moderna Astrofisica, dal Sistema Solare al Big Bang, passando per i buchi neri e le Galassie del nostro Universo.
Il secondo evento, che ha registrato il tutto esaurito alle Scuderie Aldobrandini di Frascati, nella serata di sabato 30, ha invece ha dato voce allo spettacolo Dancing Universe, ideato dalle ricercatrici astronome Angela Bongiorno, Marcella Di Criscienzo e Silvia Piranomonte dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma, che sono riuscite a rappresentare un vero e proprio viaggio nei sentimenti dell’Universo attraverso la scienza, la musica, la danza, la pittura e la parola.
Anche il neo costituito Osservatorio Astronomico d’Abruzzo ha aderito all’iniziativa grazie al progetto SHARPER (1)SHARPER (SHAring Researcher’s Passion for Engagement and Responsability) è un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea nel quadro delle Azioni Marie Sklodowska-Curie del programma Horizon 2020 – GA 722981. Coinvolge contemporaneamente cinque città sparse in cinque differenti regioni: Perugia, Ancona, Cascina, L’Aquila e Palermo. Lo scopo è “mettere in piazza” le attività di ricerca svolte dai vari Istituti, coinvolgendo direttamente il pubblico con attività interattive e mettendolo in contatto con i ricercatori quotidianamente coinvolti nelle attività di ricerca scientifica e innovazione tecnologica., organizzato dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Ci riassume le attività dell’Osservatorio Gaetano Valentini:
A questo appuntamento ha partecipato anche l’INAF-Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, con una propria postazione. I ricercatori presenti hanno avuto così modo di presentare, con anche l’ausilio di filmati e brochure, l’attività svolta presso l’Osservatorio, rispondendo alle tantissime domande poste e cercando di soddisfare quanto più possibile la curiosità mostrata verso una tematica, l’astronomia, che dimostra sempre di essere fonte di considerevole interesse.
Dalle 20.00 circa è stato possibile anche poter dare il via alla parte “osservativa” dello stand, dando la possibilità al pubblico di “mettere l’occhio” ad uno dei telescopi in dotazione all’Osservatorio. Con esso sono state mostrate le bellezze della Luna, particolarmente favorevole all’osservazione grazie alla sua fase in Primo Quarto. Cosa siano le fasi, il perché la Luna mostri sempre la stessa faccia, la craterizzazione sono state solo alcune delle domande rivolte e a cui i ricercatori presenti hanno illustrato la risposta. Oltre al nostro satellite, è stato possibile mostrare al pubblico anche un sistema doppio, Albireo, illustrando come funziona un sistema di due stelle orbitanti l’una con l’altra e come la “colorazione” delle stelle sia indice per gli astronomi della loro temperatura.
La curiosità, l’interesse e ancor di più l’entusiasmo mostrato dall’oltre migliaio di persone che si sono soffermate presso la nostra postazione sono stati un chiaro segnale di come l’astronomia preservi ancora il suo fascino. Allo stesso tempo, la presenza dei ricercatori dell’Osservatorio di Abruzzo ha permesso al pubblico presente di comprendere come l’attività svolta presso le strutture di Teramo e Campo Imperatore sia di notevole supporto alla crescita della conoscenza in questo ambito.
Il sempre attivo Osservatorio Astrofisico di Torino non poteva mancare all’appello, così Alberto Cora ci ha inviato due righe in proposito:
La “Notte dei Ricercatori” dell’Osservatorio Astrofisico di Torino è stata caratterizzata dalla celebrazioni del decennale di INFINI.To. Infatti il planetario cittadino festeggia i suoi primi 10 anni con eventi e appuntamenti tra cui un’apertura straordinaria il 29 Settembre. Occasione osservare la Luna ai nostri telescopi, mettendo in bella mostra l’astrografo Zeiss restaurato per l’avvenimento.
Lo strumento storico è particolarmente caro ai torinesi, che tramite una raccolta di fondi lo donarono nel 1921 al Regio Osservatorio Astronomico, trasferitosi dal centro della città in collina.
Proprio sotto l’antica sede, di Palazzo Madama in piazza castello, si sono tenuti gli annuali incontri tra i Ricercatori e i visitatori dello stand INAF-OATo con un grande successo di pubblico.
Note
↑1 | SHARPER (SHAring Researcher’s Passion for Engagement and Responsability) è un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea nel quadro delle Azioni Marie Sklodowska-Curie del programma Horizon 2020 – GA 722981. Coinvolge contemporaneamente cinque città sparse in cinque differenti regioni: Perugia, Ancona, Cascina, L’Aquila e Palermo. Lo scopo è “mettere in piazza” le attività di ricerca svolte dai vari Istituti, coinvolgendo direttamente il pubblico con attività interattive e mettendolo in contatto con i ricercatori quotidianamente coinvolti nelle attività di ricerca scientifica e innovazione tecnologica. |
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