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Segui l’eclissi in diretta con noi!

L'appuntamento astronomico dell'autunno è per la mattinata del 25 ottobre, quando Sole e Luna daranno spettacolo con una attesissima eclissi di Sole: segui la nostra diretta!

Aggiornato il 28 Novembre 2024

L’appuntamento astronomico dell’autunno è previsto per la mattinata del 25 ottobre, quando il Sole e la Luna daranno spettacolo con una attesissima eclissi parziale di Sole.

A partire dalle 11:15, i telescopi dell’INAF in una diretta speciale della serie “Il Cielo in Salotto” ci mostreranno lo spettacolo nei cieli italiani, osservando questo raro e affascinante evento dal vivo, in compagnia di esperte ed esperti che ci sveleranno i misteri della stella a noi più vicina. L’eclissi sarà  solo parziale, anche dall’Italia: a essere maggiormente interessate dal fenomeno saranno le regioni settentrionali e orientali del Paese, dalle quali il disco solare risulterà  oscurato di circa il 20%. Il massimo dell’eclissi in Italia è atteso intorno alle 12:20, a seconda delle diverse località , e la diretta andrà  avanti fino alle 12:45. E non solo: vi mostreremo questo fenomeno anche da altri paesi del mondo, grazie alla collaborazione con il sito web TimeAndDate, in particolare dalle località  del pianeta più prossime al massimo dell’eclissi, dalla Scandinavia al Medio Oriente, continuando a trasmettere le osservazioni dell’eclissi anche dopo il termine dell’evento in Italia.

Il fenomeno dell’eclissi solare si verifica quando la Luna si trova allineata tra la Terra e il Sole e proietta dunque la sua ombra sulla Terra oscurando il Sole. L’eclissi può essere parziale, totale o anulare. In un’eclissi parziale, come quella del prossimo 25 ottobre, solo una parte del Sole viene oscurata dalla Luna e inoltre il centro della nostra stella non risulta perfettamente allineato con quello della Luna, come accade invece nel caso di eclissi totale e anulare.

Da Trieste a Cagliari, da Bologna a Palermo passando per Roma, osserveremo l’eclissi dal vivo con i telescopi di varie sedi INAF in tutta Italia, sui canali YouTube e Facebook di EduInaf. Con la conduzione di Federica Duras, parteciperanno alla trasmissione ospiti illustri dal mondo della scienza, come i ricercatori Alessandro Bemporad, Ilaria Ermolli, Silvano Fineschi, Mauro Messerotti e Fabio Reale, a cui sarà  possibile fare domande in diretta attraverso la chat di YouTube e Facebook. Gli esperti risponderanno nel corso della diretta stessa oppure nelle settimane successive nelle rubriche di EduInaf.

Per accompagnare e preparare la diretta nelle classi, EduINAF propone una serie di materiali che può essere utilizzata per spiegare e approfondire il fenomeno, lo studio del cielo e del nostro pianeta, come l’attività  didattica dedicata a costruire un visore per osservare il fenomeno in sicurezza, il video che parla della Luna e di come il nostro satellite diventi protagonista in una eclissi, l’infografica per spiegare cosa è una eclissi e il racconto della storica eclissi che permise di dimostrare la relatività  generale. Insomma, mille modi per portare l’eclissi in classe (sia in diretta che nei giorni precedenti o seguenti) e approfondire questo e tanti argomenti astronomici e scientifici con noi!

Pur essendo uno spettacolo di raro fascino, ricordiamo che una eclissi di Sole non deve mai essere guardata fissando la nostra stella ad occhio nudo. Per evitare danni alla vista è necessario utilizzare opportuni sistemi di protezione e/o strumenti per l’osservazione sicura del Sole. E se, mentre mentre vi godete lo spettacolo della diretta EduINAF, volete a tutti i costi sbirciare il fenomeno sopra le vostre teste, vi suggeriamo alcuni consigli su come  costruire un visore oppure per acquistare degli occhialini appositi (la sigla è ISO 12312-2 e sono facilmente reperibili).

Ricordate, si tratta di un fenomeno molto raro! Le prossime eclissi totali di Sole visibili da alcune porzioni dell’Italia sono previste soltanto nel 2081 e nel 2088 (l’ultima ricordiamo è stata nel 1961) e per altre aree dell’Europa e del bacino Mediterraneo bisognerà  attendere il 2026 (Spagna, Islanda) oppure il 2027 (ancora Spagna e Africa settentrionale).

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