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Altri Soli, altre Storie per l’astrofisica

Parliamo con Caterina Boccato dello spettacolo Altri Soli e delle iniziative sulla letteratura di EduINAF

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Nel mese di Settembre è andato in scena per la prima volta Altri Soli, uno spettacolo di Claudio Spanò e Francesca Candioli, patrocinato da INAF.
Lo spettacolo è stato presentato sabato 19 settembre al Muse, il Museo delle Scienze di Trento, successivamente il 3 ottobre è stato riproposto a Monte Sole (BO) e andrà nuovamente in scena l’11 ottobre al Teatro di Marzabotto. E queste sono solo le prime date di un percorso che porterà lo spettacolo su altri palchi d’Italia.
Altri Soli è solo l’ultimo di una lunga e variegata serie di spettacoli per grandi e piccini a cui il nostro Ente ha partecipato o collaborato a vario titolo. L’INAF sente un forte legame con il mondo del Teatro e non per nulla, la piccola Martina Tremenda, la nostra mascotte, oltre a essere protagonista di libri, filastrocche, giochi e rubriche è anche un personaggio che calca i palcoscenici teatrali. Per valorizzare questo impegno e questa produzione culturale, nei prossimi mesi EduINAF darà vita a uno spazio virtuale dove saranno protagonisti il Teatro, la letteratura, lo spettacolo e più in particolare, le storie.
Chiediamo a Caterina Boccato, responsabile della Didattica e Divulgazione INAF, che ha assistito alla prima di Altri Soli al Muse per EduINAF di raccontarci l’esperienza di una prima teatrale in epoca di lock down e darci qualche anticipazione su cosa accadrà in EduINAF su questo fronte, nei prossimi mesi.

Caterina, quindi sei riuscita a vedere Altri Soli al MUSE malgrado le restrizioni per il covid. Ci racconti lo spettacolo dal punto di vista di un astrofisico?

In questo spettacolo l’Astrofisica è una leva che permette di entrare nell’animo umano, di cambiare punto di vista e di domandarci se e quando siamo nel giusto oppure no. Io l’ho trovato intenso e poetico e forte in alcuni momenti perché fa riflettere su una questione che, almeno una volta nella vita, tutti noi ci siamo posti e cioè chi è veramente nel giusto? Noi persone “normali” che viviamo la nostra quotidianità che a volte richiede una buona dose d’indifferenza per non farsi sommergere da tutte le ingiustizie del Mondo, o il pazzo che vede una sua realtà, apparentemente distorta dove il conscio e il subconscio si toccano?
Ci sarebbe molto da dire ma è bene che ognuno lo veda e faccia le sue riflessioni. Lo spettacolo è un monologo dell’attore Nicola Santolini che interpreta un uomo che, a 46 anni, si rende conto di essere in realtà un alieno. Il monologo è accompagnato dai video di Gabriele Gubbelini, dalla splendida voce di Clara La Licata e dal violoncello di Giuseppe Franchellucci. Oltre che dal nostro istituto, lo spettacolo è patrocinato dall’Associazione familiari delle vittime di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi.

A chi è adatto e cosa pensi si possa imparare assistendo a questo spettacolo? Di astrofisica ma anche di altro…

Lo spettacolo è certamente adatto a un pubblico giovane ma in ogni caso adulto perché affronta delle tematiche che sollevano questioni profonde, questioni che quasi “disturbano” nel senso più costruttivo del termine, smuovono l’animo cioè di chi è sensibile a certe tematiche. L’astrofisica c’è perché si racconta del viaggio che l’alieno compie per arrivare sulla Terra, c’è il concetto che viaggiare nello spazio profondo significa anche viaggiare nel tempo e si affronta anche una nostra ipotetica origine marziana. E’ fantascientifico certo, ma all’interno di confini scientificamente validi.

In tempi di covid, la famosa “gita al teatro” per le scuole subirà dei grandi cambiamenti, proprio come le visite ai nostri osservatori INAF: quali cambiamenti ed evoluzioni ti aspetti nel corso del prossimo anno da parte delle scuole ma anche da parte di enti come il nostro, che da sempre investono in cultura e divulgazione?

In questo 2020 riuscire andare a teatro, seppur in poche persone e all’aperto, con l’aria settembrina che a Trento era già bella frizzante, è stato impagabile. E credo lo sarebbe ancora di più se uno spettacolo di questo tipo lo si potesse portare nelle scuole secondarie, magari affiancandolo a lezioni di storia e di astrofisica e chiedendo ai ragazzi di scrivere le loro riflessioni in un tema ad hoc. Questo è un invito: forse non riusciremo a farlo per quest’anno, ma lo dobbiamo assolutamente mettere in programma per l’anno scolastico 21/22.
Non possiamo pensare che tutto si possa fare online. Detto questo però, sono anche tanti i vantaggi nel poter fruire di contenuti virtuali, primo tra tutti la maggior diffusione di un prodotto di qualità. L’altro, il poter costruire una serie di contenuti connessi tra loro, in un racconto multidisciplinare e il più vasto possibile. Proprio come stiamo facendo su EduINAF.
Andiamo avanti quindi nel nostro lavoro pensando a una riapertura delle attività in presenza ma cercando di offrire contenuti on line sempre più mirati e sempre più di qualità.
Il teatro, in ogni caso, resta quel luogo magico dove per un’ora sei sul palco con gli attori, ti emozioni e dove ti rechi con gli amici, con la famiglia per poi scambiare subito le tue impressioni o perplessità.

In INAF esiste un gruppo di persone particolarmente appassionate di teatro ma anche di Letteratura, che impareremo presto a conoscere. Ci dai qualche anticipazione delle nuove iniziative che troveranno spazio su EduINAF nei prossimi mesi?

In Didattica e Divulgazione esiste appunto un gruppo che chiamiamo tra di noi “Gruppo Storie”. Questo gruppo ha tra i propri obiettivi quello di fare emergere quanto viene prodotto da INAF in questo campo e metterlo a disposizione di tutti. Il Gruppo Storie proporrà nei prossimi mesi una serie di contenuti ad hoc su EduINAF, tra cui un vero e proprio censimento degli spettacoli a tema astrofisico o scientifico con una connotazione divulgativa o didattica, oltre che culturale.
Ci saranno anche una serie di iniziative originali legate alla cultura in generale che trovano e troveranno sulla nostra rivista la loro piattaforma ideale. Come le iniziative legate al centenario della nascita di Gianni Rodari, per cui è stato organizzato proprio in questi giorni un incontro con i docenti nell’ambito del festival della scienza Galassica. E per il quale stiamo organizzando un concorso di scrittura per bambini che verrà lanciato su EduINAF il 23 Ottobre. Quindi il consiglio per chi ama il teatro e le storie è… stay tuned!

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Scritto da

Livia Giacomini Livia Giacomini

Direttore di EduINAF, il magazine di didattica e divulgazione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.

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