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Perseo

Aggiornato il 11 Agosto 2021

Descrizione

La costellazione di Perseo, posta tra Andromeda e Auriga, presenta ben 136 stelle visibili a occhio nudo. Deve la sua notorietà allo sciame meteorico delle Perseidi, diventato popolare come lacrime di San Lorenzo. Il picco dello sciame, però, si è spostato, nel corso degli anni, dal 10 al 12 agosto.

Oggetti celesti più importanti

M34 – via commons
Algol (Beta Persei), menzionata in alcuni racconti di H.P. Lovecraft come stella d’origine dei Grandi Antichi, è la stella più famosa di questa costellazione; le sue variazioni di luminosità furono notate dagli astronomi già secoli fa che per questo la chiamarono Algol, la stella demone.
Queste evidenti variazioni di luminosità sono dovute al fatto che Algol è una stella doppia a eclisse, in cui la stella primaria viene eclissata al 79% da una compagna più grande e oscura; l’eclisse dura circa 10 ore.
La stella più luminosa è, invece, Mirphak (Alpha Persei), una supergigante gialla di magnitudine 1.79 che dista all’incirca 590 anni luce dalla Terra. Insieme con Algol è Adid Australis (Epsilon Persei) costituisce il caratteristico triangolo della costellazione, con vertice proprio in Mirphak.

ammasso_doppio
L’ammasso doppio nella costellazione di Perseo – foto di Roberto Mura via commons

Uno degli oggetti più noti e fotografati dagli astrofili è l’Ammasso Doppio, costituito dai due ammassi aperti NGC 869 e NGC 884. Composti da da stelle alquanto giovani e migliaia di volte più luminose del Sole, hanno un diametro di circa 70 anni luce, sono distanti 7.500 anni luce da noi e si stima che abbiano un’età di circa 10 milioni di anni.
Si segnalano, infine, M34, un ammasso aperto alquanto disperso se paragonato al precedente (contiene circa 80 stelle dista 1.500 anni luce) e M76, una piccola nebulosa planetaria di bassissima luminosità.

M76, nota anche come Piccola Nebulosa Manubrio, Nebulosa Tappo di Sughero, Nebulosa Farfalla – via commons

Mito

Medusa, bronzo in esposizione nel Museo archeologico nazionale di Napoli – via commons
Perseo, figlio di Giove, venne mandato a cercare e uccidere la gorgone Medusa come prova del suo coraggio.
Medusa era così orrenda che guardarla negli occhi significava essere tramutati in pietra.
La notte prima della partenza, Minerva apparve in sogno a Perseo e gli diede una spada magica con la quale decapitare la gorgone ed uno scudo scintillante che avrebbe dovuto usare come specchio: l’immagine riflessa di Medusa non lo avrebbe pietrificato.
Quindi apparve Mercurio che gli consegnò un paio di sandali alati per poter volare sino all’isola dove viveva la gorgone.
Durante il viaggio incontrò anche le tre ninfe del Nord che gli donarono un elmo magico che lo avrebbe reso invisibile e una borsa magica per avvolgervi la testa decapitata.
Con queste armi Perseo riuscì facilmente nell’impresa; dal sangue che lentamente cadeva dalla borsa riempita dalla testa della gorgone nacque il cavallo alato Pegaso; Perseo lo montò e cominciò il viaggio di ritorno.

Perseo con la testa di Medusa di Benvenuto Cellini (particolare) – via commons

In prossimità delle coste greche, Perseo vide la principessa Andromeda incatenata ad uno scoglio di una piccola isola e il terribile mostro Ceto (Balena) che le se avvicinava pronto a divorarla; subito estrasse la testa della Medusa e la rivolse verso il mostro che venne istantaneamente tramutato in pietra.
Andromeda era salva e, come ricompensa, divenne sua moglie.

Ascensione retta centrale: 3 hrs, 20 min

Declinazione centrale: +45°

Visibile in: emisfero

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