Calendario dell'Avvento Astronomico

Luna

Il nostro satellite naturale.

Aggiornato il 14 Aprile 2021

La Luna è il corpo celeste più vicino alla Terra e l’unico, finora, parzialmente esplorato dall’uomo, durante le missioni Apollo. È per noi l’astro più brillante in cielo dopo il Sole, anche se si tratta di luce solare riflessa. La luminosità  apparente della Luna è 450000 volte minore di quella del Sole.
La superficie della Luna è ben visibile a causa della mancanza di un’atmosfera. La sua massa, infatti, è pari a 73,5 miliardi di miliardi di tonnellate, insufficiente per trattenere le molecole di un gas. Questo provoca grandi sbalzi di temperatura sulla superficie del satellite: essa varia tra la notte e il giorno da -233 °C a +123 °C.
L’aspetto della Luna testimonia la grande importanza che hanno avuto gli urti meteoritici nel passato del nostro Sistema Solare. Già  ad occhio nudo vi si possono distinguere regioni chiare ed altre più scure. In passato, le prime vennero impropriamente dette “continenti” e le seconde “mari”, in analogia con la superficie terrestre. In realtà  i mari sono aree pianeggianti, più scure e poste a quote inferiori a quelle più chiare. Il più grande dei mari lunari è l’Oceanus Procellarius (oceano delle tempeste), due volte più esteso del Mar Mediterraneo. I mari si sono formati probabilmente per collasso di zolle di roccia sottostante. I continenti sono invece delle zone pianeggianti in rilievo, dalla morfologia varia.
Sia i mari che i continenti sono cosparsi da una miriade di crateri, strutture circolari a fondo piatto e dai bordi in rilievo, del diametro di 30-40 km. I crateri più grandi prendono il nome di circhi, e arrivano a diametri di 240 km, con profondità  fino a 5 km.
I crateri e i circhi si sono formati per impatto di meteoriti sulla superficie lunare o, meno probabilmente, per fenomeni vulcanici. Sulla Luna, come su altri satelliti e su Mercurio, gli impatti sono stati particolarmente violenti perchè i meteoriti non sono stati frenati dall’attrito di un’atmosfera. Essi avvengono tuttora, anche se con minore frequenza rispetto al passato.
Oltre ai crateri, sul nostro satellite si distinguono faglie e dorsali di lunghezza di decine di km, cioè fratture della crosta con scorrimento di masse rocciose in senso verticale e orizzontale, formate forse durante il raffreddamento della Luna. Inoltre vi si trovano vere e proprie catene montuose che costituiscono le pareti dei mari, formate per accumulo di materiale ai bordi dall’impatto di grossi meteoriti. Le cime più elevate raggiungono i 9000 metri di altezza.
La superficie lunare è ricoperta da “regoliti”, una miscela di polvere e detriti rocciosi prodotta per disgregazione di meteoriti, dello spessore variabile dai 2 agli 8 metri. Alcuni dati riportati dalla sonda Clementine nel 2009 suggerirebbero la presenza di acqua ghiacciata in alcuni crateri attorno al polo sud lunare. Tali dati furono successivamente confermati dalla missione LCROSS.

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Luna

Satellite di tipo terrestre Pianeta: Terra Semiasse maggiore: 384 400 km Massa: 7,342 à— 1022 kg Diametro medio: 3476 km Superficie: 37930000 m2 Volume: 2,1958 à— 1019 m3 Densità  media: 3,3462 à— 103 kg/m3 Temperatura superficiale: 250 K (media), 40 K (min), 396 K (max)

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