
Grazie a 19 astrofotografi amatoriali provenienti da luoghi diversi del mondo, con telescopi che vanno da 3″ a 11″ di diametro, abbiamo raggiunto un totale di 392 ore di integrazione come parte del secondo progetto collettivo di Overall Photons.
Cosa c’è di sorprendente in questo? Nonostante la maggior parte dei dati sia stata catturata sotto cieli suburbani con condizioni di inquinamento luminoso non proprio ideali, abbiamo comunque centrato il bersaglio grazie alle centinaia di ore di segnale raccolto in HaLRGB!
Si possono individuare deboli cirri galattici che si spostano attraverso il campo e alcuni delicati accenni di emissione di idrogeno ionizzato in rosso (H-alpha). È interessante notare che questo H-alpha proviene dalla nostra galassia, poiché questo ammasso ha un redshift tale da spostare la sua linea di emissione H-alpha al di fuori dell’intervallo dei filtri narrowband amatoriali con banda 7-10 nm. Per catturare l’idrogeno derivante dalle galassie dell’ammasso, avremmo bisogno di un filtro spostato ulteriormente verso il rosso, centrato precisamente a 672 nm.
L’aspetto più interessante è che l’idrogeno che stiamo osservando in questa immagine, non appartenente quindi all’ammasso del Perseo ma alla nostro galassia, è stato generato da un fenomeno di ionizzazione o da un’onda d’urto di una supernova…in ogni caso quale e dove sia la causa di questo fenomeno sono una grande domanda!
Crediti e copyright: Elisa Cuccu (OP Team), Andrea Iorio (OP Team), Fernando Linsalata (OP Team), Giampiero Lilli, Roberto Volpini, Gianni Melis, Roberto Testi, Stephane Moinard, José Manuel López Arlandis, Michele Mazzola, Vitali Pelenjow, Leonardo Pelosi, Patrick Bisaillon, Aidan Guerra, Jeff Ratino, George William Hoffman, Vasile Unguru, Vakhtang Khutsishvili, Jonathan Schwab
Versione ad alta risoluzione su flickr
Add Comment