Insegnare l'astronomia

A Rovereto, la Scienza sul palcoscenico

Dal 26 al 28 settembre, Rovereto è diventata la capitale della didattica STEM ospitando la finale di Science On stage Italia. Ecco il racconto.

Spiegare ai bambini delle scuole elementari il funzionamento del cervello attraverso l’intelligenza artificiale e trovare un modo per aiutare i nonni malati di Alzheimer. E ancora: lanciare una sfida per spostare un oggetto di tre metri senza usare motori, o organizzare una gara di riciclo di vecchi cellulari per riflettere sull’obsolescenza programmata e sull’uso delle materie prime rare.
Sono solo alcuni degli esempi dei trenta progetti presentati dal 26 al 28 settembre a Rovereto, in occasione della finale italiana di Science on Stage Italia, il festival dedicato all’innovazione nella didattica scientifica.

La selezione nazionale e lo sguardo all’Europa

Quest’anno alla call hanno risposto circa settanta progetti da tutta Italia, con una leggera prevalenza dal Nord, racconta Marco Nicolini del Comitato organizzatore dell’evento e membro della giuria che ha selezionato i vincitori. Dopo una prima selezione, una trentina di idee sono arrivate qui a Rovereto, e da queste abbiamo scelto le undici che saliranno sul palcoscenico europeo per rappresentare l’Italia al prossimo appuntamento europeo: il 14° Festival europeo di Science on Stage, che si terrà dal 28 al 31 maggio 2026 a Klaipėda, in Lituania.

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Gli 11 progetti vincitori di Science On Stage Italia
I vincitori di Science On Stage Italia 2025: L’altra biblioteca, di Luca Malagoli (Modena); Delicato come le radici, potente come le radici, di Elisa Ripamonti (Monza); Alla scoperta delle nostre origini, di Francesca Anedda (Uta, Cagliari); Onde stazionarie e sostenibilità ambientale, di Peter Helgesson (Lugo, Ravenna); Coltivare conoscenza… idroponico, di Elisa Negri (Vigevano, Pavia); Ricicla il tuo cellulare, di Chiara Cavaliere (Pavia); A InTERdisciplinary experience, di Chiara Colucci (Genova); Diversi, adattabili o forse normali, di Monica Stauder (Genova); Misuratori di carica elettrica…, di Paolo Gondoni (Mandello del Lario, Lecco); Walking robot, di Andrea Zuppa (Due Carrare, Padova); Eppur si muove… , di Laura Marzullo (Genova).

Un festival per insegnanti, fatto dagli insegnanti

Nato con lo spirito di teachers for teachers, Science on Stage è pensato dagli insegnanti per gli insegnanti. È un vero e proprio palcoscenico dove le scienze sperimentali si trasformano in spettacolo, con approcci interdisciplinari e innovativi. L’obiettivo: scoprire e valorizzare progetti didattici capaci di rendere la matematica, la fisica, la biologia, la chimica, la tecnologia o l’astronomia più vicine, accessibili e coinvolgenti per gli studenti di tutte le età.
In Italia l’evento è coordinato dal Comitato EuroScienza – NSC (National Steering Committee), con il supporto di INFN e INAF. A livello europeo, la rete Science on Stage coinvolge oltre 30 Paesi, e oltre a organizzare il festival europeo biennale, promuove scambi tra docenti, workshop e pubblicazioni.

I temi in gara: dalle STEM all’intelligenza artificiale

I progetti presentati quest’anno hanno mostrato la ricchezza e la varietà della scuola italiana, con un’attenzione particolare all’inquiry-based learning, cioè l’apprendimento basato sull’esperienza diretta. Si è parlato di STEM per i più piccoli, con attività dedicate ai bambini delle scuole primarie; di educazione alla sostenibilità, in linea con gli obiettivi dell’ONU; di orientamento alle carriere scientifiche e di pratiche inclusive, capaci di coinvolgere classi eterogenee per provenienza e livello.

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Uno dei progetti vincitori, dedicato al riciclo dei cellulari esausti. Sul tavolo, nella piccola vaschetta bianca, la quantità di oro riciclata da tre cellulari.

Altri progetti hanno messo in luce il valore dell’apprendimento auto-diretto, dove il docente assume il ruolo di facilitatore, e l’importanza di esperimenti a basso costo, replicabili in ogni contesto scolastico. E infine, tra le novità di questi ultimi anni, alcuni tra i progetti hanno iniziato a sperimentare e ragionare su come integrare l’intelligenza artificiale nella didattica.

Le challenge europee

Un altro grande valore aggiunto di Science on Stage, spiega Nicolini, sono le collaborazioni con i colleghi europei rappresentate per esempio dalle challenge, vere e proprie sfide tematiche a livello europeo a cui possono partecipare anche i progetti italiani. Una delle ultime è stata dedicata all’intelligenza artificiale: tra i dieci team selezionati in tutta Europa per la finalissima dell’AI in STEM Challenge, che si è tenuta il 6 giugno a Berlino, c’è stato anche un gruppo italiano, il progetto À la recherche du temps perdu, presente anche a Rovereto.

Le risorse per gli insegnanti

Accanto alle challenge, alle sfide, continua Nicolini Science on Stage promuove anche un approccio collaborativo tra colleghi, mettendo a disposizione degli insegnanti una ricca serie di risorse didattiche. Tra le più recenti ci sono quelle dedicate proprio all’uso dell’intelligenza artificiale nell’insegnamento delle STEM, disponibili online sul sito europeo. Alcune di queste pubblicazioni sono già state tradotte in italiano e rese accessibili anche sul portale nazionale, così che i docenti possano utilizzarle subito nelle loro classi.

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Alcuni dei progetti della manifestazione “on stage” dedicati all’inclusione. In primo piano, l’astronoma Margherita Hack.

L’astronomia come prospettiva futura

Quest’anno i progetti legati all’astronomia non sono stati moltissimi e questo è un grande peccato, ammette Nicolini. In realtà la scienza dello spazio entra spesso in modo trasversale in molti progetti, grazie alla sua natura multidisciplinare. Per il futuro stiamo pensando di accendere i riflettori su questo tema, proponendo proprio l’astronomia e lo spazio come nuovo tema guida, vista la crescente importanza che hanno nel mondo oggi. Chissà che per la prossima call, il nostro stage non diventi ancora più spaziale.

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Scritto da

Livia Giacomini Livia Giacomini

Direttore di EduINAF, il magazine di didattica e divulgazione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.

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