Aggiornato il 14 Novembre 2022
Secondo articolo dedicato alle attività dei ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astronomia per gli eventi della Notte Europea dei Ricercatori svoltasi l’ultimo venerdì di settembre:
Napoli | Catania | Palermo: IASF, Osservatorio
Notte europea dei ricercatori a Napoli
Piazza del Plebiscito, Galleria Umberto I e il cortile del Rettorato dell’Università Parthenope sono stati i luoghi in cui gli astronomi dell’INAF/Osservatorio Astronomico di Capodimonte hanno incontrato il pubblico della città di Napoli nella notte europea della ricerca.
In Galleria Umberto I i ricercatori dell’INAF/Osservatorio Astronomico di Capodimonte si sono divertiti a giocare con i bambini con i laboratori Astrokids. Si è pure giocato con il lensing gravitazionale, non solo spiegando e riproducendo al computer l’effetto che si osserva in cielo, ma anche divertendosi con la creazione di effetti di lensing casalinghi, apponendo diversi calici di vetro su fogli bianchi dove veniva chiesto al pubblico di disegnare esempi di galassie. Il pubblico è rimasto divertito e impressionato nello scoprire che l’effetto può essere effettivamente riprodotto con la base di un calice, in quanto la matematica che ne descrive la forma è molto simile a quella che descrive il potenziale gravitazionale che genera l’effetto di lente. Bambini, ma anche adulti, compreso il sindaco della città Luigi de Magistris, sono stati molto contenti e soddisfatti di “giocare con la gravità ” insieme agli astronomi.
Lunghe file al telescopio in Piazza Plebiscito, dove adulti e bambini hanno avuto l’opportunità di osservare Marte ed altri oggetti celesti con la guida attenta e paziente degli astronomi dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte.
Il nuovo planetario portatile dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte è stata l’attrazione di punta degli gli eventi organizzati nel cortile del rettorato dell’Università “Parthenope“, di fronte al molo Beverello. Tutto esaurito per gli spettacoli che si sono susseguiti dalle 17 alle 21 all’interno della cupola gonfiabile, ad intervalli di 30 minuti. Si è viaggiato tra le costellazioni ed i pianeti del sistema solare, facendo vivere ad adulti e bambini l’emozione della vista del cielo stellato come ormai è impossibile vivere nelle nostre città .
– Agatino Rifatto
Catania
L’Osservatorio Astrofisico di Catania è stato presente in tre diversi momenti della serata. Per l’iniziativa “Metro di Scienza” siamo stati alla stazione “Milo” per lo “Speaker’s corner” con Milena Bufano e Vincenzo Antonuccio. Alla stazione “Giovanni XXIII” si è svolto lo spettacolo “Le Grandi Sfide“, a cui ha partecipato il nostro direttore Grazia Umana.
Infine eravamo presenti in uno stand a Piazza Università , dove si è registrata la partecipazione di pubblico più numerosa.
In Piazza Università l’impostazione era “incontro con il pubblico”. La gente girava tra i vari stand e chi era interessato faceva domande ai ricercatori presenti. Il tutto supportato con dei video (avevamo una TV 50 pollici). Sono stati presenti Francesco Cavallaro, Gaetano Scandariato, Francesco Schillirò e Francesco Bruno.
La mattina del 29 settembre abbiamo concluso con l’iniziativa “Guarda che Sole“, che comprendeva l’osservazione al telescopio presso la sede “A. Riccò” (fotosfera e cromosfera) e il gioco a premi “Quanto ne sai di Astronomia?” Questa iniziativa è stata curata da Paolo Romano, Mariachiara Falco e Giuseppe Cutispoto.
– Giuseppe Cutispoto
Palermo: Istituto di Astrofisica Spaziale
Chiudete per un attimo gli occhi, adesso immaginate di essere immersi nel verde tra alberi del
cotone, giganteschi Ficus e Magnolie a pochi passi dal centro città , e di sentire in sottofondo un brusio che via via aumenta fino a diventare assordante. Potrebbe essere un orto botanico, direte voi. Bene, c’avete azzeccato. E’ l’orto botanico di Palermo, lo stesso che Goethe nel 1787 definì “Il luogo più stupendo del mondo“. E il brusio? Beh! àˆ quello della folla presente alla tredicesima edizione della Notte Europea dei Ricercatori. Un’edizione, questa del 2018, ricca di numerosi eventi in tantissime città europee con i ricercatori impegnati a mostrare, attraverso laboratori, dimostrazioni, conferenze, incontri, mostre e anche giochi, cos’è la ricerca scientifica e quanto sia importante farla.
All’interno di due grandi gazebo, alle spalle del Gymnasium (l’edificio centrale di fronte al cancello d’ingresso, originariamente sede della Schola Regia Botanice), l’INAF- Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Palermo (IASF-PA) ha tutto quello che serve per incoraggiare e stimolare l’interesse e la partecipazione dei cittadini nella ricerca scientifica. Insomma, ha a disposizione i “ferri del mestiere“. E il resto? Ebbene, il resto lo hanno fatto loro, i ricercatori dell’istituto, presenti al completo, rispondendo a domande precise e dirette poste dai più grandi per soddisfare la loro curiosità , come per esempio: Cosa sono i buchi neri? O ancora, cos’è l’anti-materia? Per finire con quelle più stravaganti e fantasiose dei più piccini, uno dei quali, di solo sette anni, con voce sommessa, ammetteva di avere paura dello spazio perchè “sulla Terra, se cadi, c’è l’attrazione gravitazionale che ti porta al pavimento, nello spazio invece no!”
Su un grande 50 pollici, i video in loop di ASTRI sono serviti al team di ricerca scientifica e tecnologica per spiegare ai numerosi appassionati e ai molti curiosi presenti l’importanza di questo innovativo telescopio Cherenkov e l’avanzata tecnologia che lo contraddistingue. ASTRI osserverà gli oggetti e i fenomeni più energetici dell’universo: resti di supernove, blazar e buchi neri catturando la luce degli sciami prodotti dall’interazione dei fotoni ultra energetici con la nostra atmosfera. Questo prototipo fa parte del progetto internazionale CTA (Cherenkov Telescope Array), un progetto che prevede la costruzione di un gran numero di telescopi Cherenkov di diverse dimensioni che permetteranno di studiare fenomeni fisici talmente estremi ed energetici che non possono essere studiati in laboratorio, ma solo lì, dove avvengono, a milioni di anni luce da noi.
Di fronte ai gazebo dove il team di ricerca conversava, a pochi metri dal telescopio che sarebbe servito poi per le osservazioni del cielo – per la verità nuvoloso, ma non a tal punto da impedire l’osservazione di una fantastica Luna settembrina “ il team di didattica e divulgazione ha adagiato il grande tappeto del gioco “a spasso per l’Universo con Razzi e Comete“, la novità che ha preso piede quest’anno. E il tappeto, i piedi, li ha presi in tutti i sensi. àˆ stato calpestato da flotte di bambini che, in una sorta di gioco dell’oca rivisitato in chiave astronomica, hanno lanciato un morbido dado e quindi percorso le caselle del gioco sperando di non finire nelle caselle delle comete, che riportavano indietro, ma piuttosto in quelle del razzo per raggiungere più velocemente la meta, un lontanissimo esopianeta, e ottenere così l’agognato passaporto intergalattico per andare nello spazio. Insomma, un modo divertente per diffondere sul “serio” la cultura astronomica ai più piccoli, molti dei quali alla domanda: cosa vuoi fare da grande? hanno risposto I want to be a scientist, “Voglio fare lo scienziato”.
– Giuseppe Fiasconaro
Palermo: Osservatorio Astronomico
Venerdì 28 settembre 2018, dopo un tramonto spettacolare, l’INAF Osservatorio Astronomico di
Palermo, insieme al Dipartimento di Fisica e Chimica dell’Università di Palermo, ha dato il via alla Notte Europea dei Ricercatori, organizzata nell’ambito del progetto SHARPER (SHaring Researchers’ Passions for Evidences and Resilience).
Anche quest’anno la sede dell’evento palermitano è stato lo storico museo a cielo aperto dell’Orto Botanico e il programma della serata ha visto un susseguirsi di numerose attività . La Sala Lanza ha infatti ospitato i dibattiti tenuti da Marco Miceli, Antonio Garrido Rubio e Cesare Cecchi Pestellini, astrofisici dell’Osservatorio, su particolari argomenti quali le esplosioni stellari, i pianeti extrasolari e le radici cosmiche della vita. Le discussioni sono poi terminate con un magico spettacolo tenuto dall’artista e astronomo Angelo Adamo.
Tantissime poi le attività che contemporaneamente si svolgevano presso lo stand dell’Osservatorio Astronomico: Luciana Ziino e Antonio Di Trapani hanno intrattenuto i più piccoli con un viaggio in 3D nel sistema solare, Cosimo Rubino ha condotto un piccolo laboratorio di orienteering astronomico grazie all’uso di Stellarium, Laura Leonardi ha incuriosito il pubblico, facendo dimostrazioni e dando consigli su come realizzare i pianeti del sistema solare grazie all’uso della Penna 3D.
Protagoniste della serata anche le donne nella scienza raccontate da Giada Genua e Concetta Guzzardi, ideatrici del progetto di divulgazione sulle pari opportunità nella ricerca. Infine immancabili sono state le osservazioni al telescopio della Luna, grazie al supporto di Mario Guarcello e Tiziano Zingales.
– Maria Rosalia Carotenuto, Giulia Amodeo, Laura Leonardi
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