Risate spaziali

Buon anniversario, ESA! 50 anni di scienza ed esplorazione spaziale

Astronauta in piscina

202505 Esa Experiment

Il 30 maggio è una data importante per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA, European Space Agency): si festeggiano infatti cinquant’anni dalla sua fondazione. Dal 1975, l’ESA coordina le attività spaziali di ben 22 Paesi europei, tra cui l’Italia, uno dei principali contributori con quasi il 15% del budget complessivo.
Negli ultimi vent’anni, l’ESA ha promosso, co-finanziato o partecipato a decine di missioni e progetti spaziali di grande rilievo, spesso in collaborazione con altre agenzie internazionali, come Rosetta (2004–2016), BepiColombo (2018–oggi) ed ExoMars (dal 2016), dedicate all’esplorazione del Sistema Solare, o ancora Gaia (dal 2013), Planck (2009–2013) ed Euclid (lanciata nel 2023), rivolte allo studio dell’universo profondo.

Accanto a queste grandi imprese scientifiche, l’ESA sostiene e finanzia numerosi esperimenti, alcuni dei quali possono apparire persino bizzarri.
Per esempio, per studiare gli effetti della microgravità e dei voli spaziali sul corpo umano, gli scienziati hanno chiesto a un gruppo di volontari di rimanere sdraiati per dieci giorni su letti ad acqua, nell’ambito di uno studio sperimentale di immersione a secco. Durante l’esperimento, denominato Vivaldi III, cominciato a febbraio di quest’anno, dieci partecipanti sono rimasti distesi in contenitori simili a vasche da bagno, pieni d’acqua e coperti da un tessuto impermeabile (per mantenerli asciutti), in modo da galleggiare uniformemente.
In queste condizioni, i volontari hanno sperimentato una sensazione di sospensione simile a quella provata dagli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale. Su di loro è stata condotta una vasta gamma di test medici e studi scientifici, con l’obiettivo di comprendere meglio come lo spazio influenzi il corpo umano.
I partecipanti non hanno mai lasciato la posizione supina: né durante i pasti – consumati su una tavoletta galleggiante con supporto per il collo – né durante le pause bagno.

Non so a voi, ma a me è venuto il mal di mare solo a raccontarlo!

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