![Arianna Piccialli](http://edu.inaf.it/wp-content/uploads/2025/02/arianna_piccialli.jpg)
Iniziamo subito spiegando ai nostri lettori, soprattutto i meno esperti di cose wikipediane, cosa è una wiki edit-a-thon.
Una wiki edit-a-thon (parola composta dalla fusione di edit e marathon) è un evento organizzato da una comunità online, come Wikipedia, durante il quale un gruppo di persone si riunisce sia online che in presenza per creare, migliorare o tradurre pagine su Wikipedia. I partecipanti dell’edit-a-thon sono sia esperti che principianti, possono seguire un corso base per scrivere su Wikipedia e ricevono spesso supporto da editor più esperti. Di solito, l’obiettivo dell’evento è arricchire i contenuti di Wikipedia su un determinato argomento, come ad esempio le donne nella scienza.
La Planetary Science Wiki Edit-a-thon ha una genesi particolare: puoi raccontarci come nasce?
La Planetary Science Wiki Edit-a-thon è nata nel 2020 e si è svolta per la prima volta durante la conferenza EPSC2020. Nel maggio di quell’anno, durante il primo lockdown, ho seguito un corso online organizzato dall’associazione 500 Women Scientists, dove ho imparato le basi per contribuire a Wikipedia. Soprattutto ho scoperto l’esistenza di una disparità di genere nei contenuti di Wikipedia.
Ispirata da questo corso, ho organizzato il primo Planetary Wiki edit-a-thon durante l’EPSC2020, con il sostegno di Europlanet, Women in Red e soprattutto WikiDonne. Da allora, il progetto è cresciuto grazie al coinvolgimento di altre associazioni internazionali come Wikimedia Belgium e WikiMujeres, ma soprattutto grazie ai numerosi volontari che lo hanno reso possibile. Il nostro obiettivo è mettere in luce la diversità nelle scienze planetarie e promuovere una rappresentazione più equa su Wikipedia.
![Wiki Planetary Edit A Thon 2025](http://edu.inaf.it/wp-content/uploads/2025/02/wiki-planetary-edit-a-thon-2025.jpg)
Il progetto di quest’anno è un’evoluzione di quello del 2020: a chi è rivolto, e soprattutto è ancora possibile iscriversi e partecipare?
Nel giugno 2020, su Wikipedia in inglese erano presenti solo 48 biografie di scienziate nel campo della planetologia, pari al 25% del totale. Grazie al nostro progetto, portato avanti come volontari solo con una conoscenza elementare di Wikipedia, siamo riusciti ad aumentare questo numero, aggiungendo un articolo alla volta, e arrivando a 145 biografie nel giungo 2024.
Ora, grazie al sostegno del Fondo Ernest Solvay, gestito dalla Fondazione King Baudouin, e in collaborazione con Wikimedia Belgio, possiamo portare il nostro progetto a un livello superiore. Con l’aiuto di un esperto di Wikimedia Belgio insegneremo ai partecipanti non solo a creare, modificare e tradurre articoli su Wikipedia, ma soprattutto come si ricercano fonti affidabili.
Il nostro progetto è aperto a scienziati, giovani ricercatori, insegnanti, e astrofili con particolare attenzione alle scienze planetarie.
Il corso inizierà il 18 Febbraio, si svolgerà sia in online che in presenza all’Istituto Reale Belga di Aeronomia Spaziale, e consisterà in tre incontri di due ore ciascuno. I partecipanti al corso sono invitati a partecipare nei mesi successivi a un wiki-edit-a-thon che si concluderà durante la conferenza EPSC2025 a Helsinki.
Vorrei concludere chiedendoti perché è importante partecipare a un’iniziativa come questa e quali possono essere, quindi, essere le ricadute sulla nostra visione della scienza, non solo come ricercatori, ma anche come semplici cittadini.
Wikipedia è uno dei siti web più consultati al mondo, ma meno del 17% delle biografie su Wikipedia in italiano sono bio di donne, e da un sondaggio del 2018, risulta che solo il 9% dei collaboratori di Wikipedia a livello globale è costituito da donne. Con il nostro progetto vorremmo cambiare la percezione che il pubblico ha di chi fa scienza e promuovere le discipline scientifiche tra le ragazze e i giovani di gruppi sottorappresentati. L’obiettivo è dimostrare che chiunque può diventare uno scienziato e che tutti possiamo contribuire a ridurre la diversità di genere un articolo alla volta.
Ringraziamo quindi Arianna Piccialli per averci raccontato questo splendido progetto, e, ovviamente, non abbiate paura: diventate wikipediani!
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