Eventi Innovazione

Arriva la INAF Online Code Hunting Game!

Venerdì 27 novembre, per la Notte Europea dei Ricercatori, inizia la INAF Online Code Hunting Game con una diretta nazionale su YouTube

Aggiornato il 21 Luglio 2021

Il coding, sia su computer che “unplugged“, è sempre più utilizzato come metodologia didattica fin dall’età  prescolare, non solo per promuovere una prima alfabetizzazione nelle ICT (Information and Communication Technologies), ma anche per sviluppare competenze trasversali, tra le quali il pensiero computazionale e le abilità  di problem solving. La INAF Code Hunting Game è stata pensata e organizzata da Maura Sandri, tecnologa dell’INAF, in collaborazione con Alessandro Bogliolo e DIGIT srl. La mappa, con tutti i dettagli del gioco (compreso il codice di registrazione, che verrà  pubblicato il 27 novembre), la trovate sul sito play.inaf.it alla pagina della Code Hunting Game. Per saperne di più abbiamo chiesto un approfondimento a Maura Sandri.

Qual’è la particolarità  di questa caccia al tesoro?

Si tratta di una Code Hunting Game, un gioco ideato da Alessandro Bogliolo dell’Università  di Urbino, che permette di giocare a una vera caccia al tesoro da casa, interfacciandosi con un bot di messaggistica tramite Telegram e consultando una comoda mappa online. In particolare, questa caccia al tesoro è stata sviluppata in collaborazione con INAF e il soggetto è l’astronomia in Italia.

In cosa consiste il gioco?

Giocando a questa caccia al tesoro, ci si muoverà  virtualmente in tutto il paese, a caccia di luoghi di particolare rilievo nella storia dell’astronomia italiana, fino ai giorni nostri. Sarà  quindi possibile conoscere tutte le sedi INAF, i musei, i planetari e tanti personaggi fondamentali per la ricerca astrofisica. Per poter accedere ai vari luoghi in cui si snoderà  la caccia la tesoro, sarà  necessario superare enigmi di programmazione. Quindi, non solo la caccia al tesoro sarà  utile per scoprire i luoghi importanti per l’astronomia, bensì anche per sviluppare il pensiero computazionale tramite il coding.

Come si gioca?

Per giocare occorre uno smartphone, un account Telegram, una connessione dati e uno scanner di QR code (in realtà  si può fare anche senza scanner, cliccando sui codici QR che si presentano lungo il percorso, ma con lo scanner è più divertente). Scansionando il QR code di registrazione si accede al gioco e il bot della Code Hunting Game – chiamato Treasure Bot, sviluppato dalla DIGIT srl – manderà  il giocatore alla ricerca di 8 luoghi importanti per l’astronomia, in giro per l’Italia (ma non solo). Ogni luogo verrà  suggerito dal bot stesso, sulla base di un indizio. L’indizio però arriverà  solo dopo aver superato un enigma di coding. Per riuscire a trovare la tappa corretta, è possibile fare delle ricerche online utilizzando il motore di ricerca preferito.</
>
Schermata 2020-11-25 alle 16.55.02Individuata la tappa, se è quella corretta, dopo aver scansionato il QR code corrispondente si riparte con un nuovo enigma e un nuovo indizio. Alla fine del percorso di 8 tappe, ci si troverà  davanti a un enigma finale, più complicato degli altri (ma in questo caso è stato predisposto un suggerimento che, a scelta, si può ricevere). Al termine di questa serie di sfide divertenti e stimolanti, il giocatore riceverà  su Telegram un bel certificato, sicuramente strameritato!

Vista l’emergenza sanitaria quest’anno la notte dei ricercatori è purtroppo tutta virtuale e la grande sfida è quindi riuscire a coinvolgere i partecipanti. Pensi che questa caccia al tesoro riuscirà  a farlo?

Me lo auguro. Un’attività  online come la Code Hunting Game permette di scoprire molte cose, divertendosi e stando comodamente a casa. Può essere fatta da soli o in compagnia. Con spirito collaborativo o competitivo, ma sempre in sicurezza e in modo coinvolgente.

1 Comment

Click here to post a comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scritto da

Sara Ricciardi Sara Ricciardi

Ricercatrice presso l'Osservatorio di Astrofisica e di Scienza dello Spazio di Bologna. Nel campo della didattica e della divulgazione, si occupa di attività  di pratiche costruzioniste ed in particolare di tinkering a scuola.

Categorie