Il cielo del mese

Il cielo del mese: marzo 2019 e l’equinozio di primavera

Con il cielo del mese di marzo 2019, il mese che segna l'inizio della primavera grazie al primo dei due equinozi dell'anno. Inoltre vediamo anche cos'è il fenomeno della precessione dell'asse di rotazione della Terra.

Aggiornato il 19 Maggio 2020

Equinozi e solstizi

L’evento astronomico più importante del mese è indubbiamente l’equinozio di primavera. Gli equinozi, due all’anno, sono i giorni durante i quali i raggi del Sole giungono sulla Terra perpendicolarmente rispetto al suo asse di rotazione. In questa occasione la durata delle ore diurne e di quelle notturne è identica.
Tradizionalmente l’equinozio di marzo è indicato anche come punto dell’Ariete o punto \(\gamma\), poichè la forma di questa lettera greca ricorda la testa di un ariete. Tale denominazione, così come quella dell’equinozio di autunno, detto anche punto della Bilancia o \(\Omega\), è di origine astrologica, ma non è più valida a causa del fenomeno della precessione degli equinozi. Il Sole, infatti, nel suo moto apparente nel cielo, durante questo mese si trova ad attraversare la costellazione dei Pesci, mentre a settembre attraverserà  quella della Vergine.
Inoltre con il termine di precessione degli equinozi si intende lo spostamento dell’asse di rotazione terrestre rispetto alle stelle fisse. Tale moto, simile allo spostamento dell’asse di una trottola durante i suoi giri vorticosi, è dovuto a due fattori: da un lato la forma della Terra, che non è perfettamente sferica (1)E’ uno sferoide oblato, ovvero una sfera schiacciata ai poli e leggermente cicciotto all’equatore, dall’altro l’azione gravitazionale di Luna e Sole. Questo comporta per l’asse terrestre una sorta di rotazione che viene completata in un arco di tempo di circa 25.765 anni e che ha come conseguenza un lento cambiamento della posizione delle stelle sulla sfera celeste, in particolare la posizione dei poli: a metà  del giro, infatti, il polo nord celeste coinciderà  con Vega e non più con l’attuale Polaris.
Dopo questa introduzione sull’equinozio e la precessione dell’asse terrestre, andiamo a vedere quali sono le costellazioni protagoniste del mese di marzo (il testo che segue è tratto da it.wiki):

Le costellazioni di marzo

Uno scorcio del cielo di marzo realizzato con Stellarium

La Via Lattea invernale si sposta sempre più verso occidente, lasciando il posto ad un’area con bassa densità  di stelle. Orione e Cane Maggiore sono sempre più basse sull’orizzonte, sostituite a sud dalla costellazione del Leone, la cui presenza indica l’arrivo prossimo della primavera, e dall’Idra, quest’ultima tanto grande quanto poco appariscente.
Rasente l’orizzonte meridionale, si intravedono alcune stelle appartenenti alla costellazione australe delle Vele, una volta parte della grande costellazione della Nave Argo.
Ad est, sono evidenti due stelle luminose: una, dal colore rosso arancio vivo, è Arturo, nella costellazione del Boote; più a sud, Spica, la stella più brillante della Vergine, costellazione in cui è possibile osservare un grandissimo numero di galassie in virtù della presenza entro i suoi confini dell’omonimo ammasso galattico. Queste due stelle, insieme con Denebola (β Leonis), costituiscono l’asterismo del Triangolo di Primavera.
A nord, il Grande Carro si mostra a pochi gradi dallo zenit, disposto “capovolto” alle latitudini italiane; sempre osservabili, basse sull’orizzonte nord, le due figure di Cefeo e Cassiopea.
Verso ovest, domina ancora la figura di Orione e dei Gemelli, la stella Sirio e la costellazione del Toro.
Osservando il cielo oltre le prime ore della notte, sarà  visibile a nord-est la brillante stella Vega, che sarà  dominante nei prossimi mesi estivi e inizio-autunnali.

Note

Note
1 E’ uno sferoide oblato, ovvero una sfera schiacciata ai poli e leggermente cicciotto all’equatore

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l'Università  della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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