Aggiornato il 28 Novembre 2024
Nel corso della sua missione, l’Hubble Space Telescope è riuscito a trascendere il suo scopo scientifico, diventando uno dei simboli della ricerca e della divulgazione scientifica, e riuscendo nell’importante compito di avvicinare il grande pubblico al mondo della scienza. In 32 anni di scoperte, Hubble ha infatti rivoluzionato tutti i campi dell’astrofisica, dalla cosmologia alla ricerca sugli esopianeti, ed ha fatto innamorare il grande pubblico della ricerca astronomica. Nonostante tutto, però, Hubble ha dei limiti che devono essere superati per permettere agli scienziati di compiere nei prossimi anni significativi passi avanti nella conoscenza dell’Universo.
Ed è proprio a questo scopo che NASA, ESA e CSA hanno progettato e messo in orbita il James Webb Space Telescope, il telescopio più avanzato mai realizzato dall’uomo.
Grazie al JWST speriamo di riuscire a osservare le primissime stelle e galassie formate dopo il Big Bang, il complesso processo che permette alle galassie di accrescere massa e formare stelle nelle loro primissime fasi evolutive, osservare direttamente le fasi iniziali del processo di formazione stellare e planetaria e studiare la composizione chimica delle atmosfere dei pianeti che orbitano attorno ad altre stelle, magari individuando tracce chimiche che possano suggerire la presenza di vita in quei mondi remoti.
Per riuscire in questa difficile impresa, JWST è stato equipaggiato con 4 sofisticatissimi strumenti che analizeranno la radiazione infrarossa proveniente dagli angoli più remoti dell’Universo, focalizzata da un innovativo specchio pieghevole di 6.5 metri di diametro (il più grande mai mandato nello spazio). JWST è frutto di uno sforzo trentennale condiviso da scienziati ed ingegneri di tutto il mondo, e certamente nei prossimi decenni rivoluzionerà la nostra visione dell’Universo.
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