Aggiornato il 13 Novembre 2020
Eris è il secondo pianeta nano per dimensioni del Sistema Solare dopo Plutone, sebbene la sua massa sia del 27% superiore. E’ un oggetto ghiacciato che orbita nella parte esterna del Sistema Solare con un’orbita particolarmente eccentrica che varia da una distanza minima dal Sole di 5,6 miliardi di km a una massima di 14,6 miliardi di km, all’incirca il doppio della massima distanza raggiunta da Plutone durante la sua orbita.
Il nome di questo pianeta nano viene dalla dea della tradizione greca Eris, ovvero la dea della discordia, poichè la sua scoperta diede il via alla discussione sulla definizione di pianeta con conseguente declassamento di Plutone a pianeta nano.
Eris venne scoperto l’8 gennaio del 2005 da Michael Brown, Chad Trujillo e David Rabinowitz mentre l’annuncio della scoperta venne diffuso il 29 luglio dello stesso anno insieme con quella di altri due oggetti della fascia di Kuiper, Haumea e Makemake. Le osservazioni che portarono alla scoperta di Eris vennero condotte presso l’Osservatorio di Monte Palomar, e furono proprio gli astronomi di tale illustre istituzione a dare il via alla discussione, affermando che Eris era senza alcun dubbio più grande di Plutone. Misure più dettagliate, datate 2011, realizzate tramite il metodo dell’occultazione, fornirono un diametro di qualche decina di chilometri inferiore a quello di Plutone.
La denominazione ufficiale di Eris venne, alla fine, decisa nell’assemblea dell’Unione Astronomica Internazionale del 24 agosto del 2006, a sottolineare l’atmosfera di discordia che aveva introdotto all’interno della comunità astronomica sulla definizione di pianeta. Tale denominazione andò a sostituire quella provvisoria non ufficiale di Xena, nome di un famoso personaggio protagonista dell’omonima serie televisiva.
Tra le prime osservazioni di Eris dopo la sua scoperta, quelle spettroscopiche condotte con il Gemini North Telescope delle siole Hawaii hanno rivelato la presenza di metano allo stato solido, il che lo rende molto simile a Plutone. Anche Tritone, uno dei satelliti di Nettuno, presenta abbondanze di metano allo stato solido, suggerendo così un legame tra questi tre oggetti. A differenza di Plutone e Tritone, la colorazione della superficie di Eris risulta, però, quasi grigia, ma non sono ancora ben chiare quali potrebbero essere le cause di tale discrepanza.
Infine intorno a Eris ruota un piccolo satellite, Disnomia, grande all’incirca 350 km.
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