La realtà virtuale, con la sua capacità di simulare situazioni reali, permettendo l’interazione fisica con il mondo artificiale creato dai computer, offre immense possibilità di applicazione nei contesti più disparati.
Oggi gli astronauti dell’ESA, per prepararsi alla vita in orbita, alle passeggiate spaziali o all’assenza di gravità , usano la realtà virtuale, che si è rivelata uno strumento molto utile per l’addestramento a compiti complessi e persino pericolosi. Questo training, che comincia a terra, continua anche quando gli astronauti sono a bordo della stazione spaziale. Nel tentativo di fornire agli astronauti un efficace addestramento a bordo attraverso la realtà virtuale, è nato per esempio VR-OBT (Virtual Reality On-Board Training), il risultato di una collaborazione tecnologica dell’agenzia spaziale tedesca e dell’ESA. L’astronauta dell’ESA Matthias Maurer ha testato VR-OBT durante la missione Cosmic Kiss nel 2021-22.
Enormi sono anche le possibili applicazioni nell’ambito della formazione e dell’istruzione. A questo proposito qualche mese fa si è tenuto a Palermo, dal 28 novembre al 2 dicembre 2022, il primo congresso nazionale dal titolo Realtà Virtuale e Realtà Aumentata per la diffusione della scienza: nuove frontiere e nuove sfide. Durante i lavori numerosi studiosi ed esperti del settore si sono confrontati su digitalizzazione, innovazione e nuove tecnologie e discusso del loro impatto sulla comunicazione e la diffusione della scienza.
EduINAF dedicherà uno dei suoi quaderni proprio a questo tema.
Virtuale o Reale?
Scherzi virtuali
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