L’8 giugno di quattro secoli fa, nel 1625, nasceva a Perinaldo, in Liguria, uno dei più grandi e prolifici astronomi italiani: Giovanni Domenico Cassini. Diventato cittadino francese nel 1673, dopo esserci trasferito nel 1669 a Parigi su invito di Luigi XIV, rimase comunque sempre legato alle sue origini.
In occasione del quattrocentesimo anniversario della nascita, si stanno svolgendo celebrazioni in tutta Italia, con eventi in diverse località, tra cui Bologna, Sanremo e la sua città natale, Perinaldo.
Tra i successi scientifici di Cassini ricordiamo la scoperta di quattro satelliti di Saturno: Giapeto (1671), Rea (1672), Dione e Teti (1684); l’identificazione della Grande Macchia Rossa di Giove (attorno al 1665), sebbene questa scoperta sia rivendicata anche dall’astronomo inglese Robert Hooke; e la prima osservazione della rotazione differenziale di Giove.
Tuttavia, la scoperta che lo ha consegnato definitivamente alla storia è quella della divisione negli anelli di Saturno, osservata nel 1675 e oggi nota come Divisione di Cassini.

Solo nel 1655 Christiaan Huygens aveva proposto un modello geometrico coerente per spiegare l’aspetto “mutante” di Saturno: un anello sottile e piatto, inclinato rispetto al piano orbitale e separato dal pianeta, che appariva e scompariva ciclicamente per effetto della prospettiva.
Prima di allora, molti astronomi (tra cui lo stesso Galileo Galilei e poi anche Cassini) descrivevano Saturno in modo enigmatico, come un pianeta dotato di strane “appendici” laterali. Cassini scherzava dicendo che Saturno sembrava avere le orecchie, e non riusciva a spiegarsi come un pianeta potesse avere due maniglie.
Cassini non accettò subito l’ipotesi di Huygens sull’anello sottile: la accolse con scetticismo, pur considerandola un’intuizione brillante. Decise però di elaborare un’ipotesi più strutturata e complessa.
Grazie a strumenti più potenti in dotazione all’Osservatorio Reale di Parigi, osservò che l’anello non era uniforme, ma attraversato da bande più scure. Propose quindi un modello composto da più anelli concentrici, separati da spazi vuoti. Questa intuizione fu confermata nel 1675 con la scoperta della Divisione di Cassini, la principale separazione visibile tra l’anello A e l’anello B.
Il confronto dialettico tra Huygens e Cassini è emblematico della scienza del XVII secolo: da un lato il teorico visionario con le sue straordinarie intuizioni (Huygens), dall’altro lo sperimentatore analitico e meticoloso (Cassini), entrambi indispensabili per l’avanzamento della conoscenza scientifica.
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