Aggiornato il 28 Novembre 2024
Il tema portante del quarto tankobon de Il movimento della Terra di Uoto, il manga che reinterpreta in maniera romanzata la storia dell’astronomia, non è legato al pianeta Giove, la cui scheda può essere letta in quarta di copertina, ma al confronto tra Badeni, che rappresenta la conoscenza, e Novak, che rappresenta la difesa dello status quo. Il ritorno dell’inquisitore, che avevamo incontrato sin dal primo volume rappresenta una piccola sorpresa per il lettore.
Considerando la violenza cui Novak può indulgere, era abbastanza evidente per il lettore che Novak faceva parte di tutta quella serie di figure ecclesiastiche che non hanno completamente preso i voti e che quindi possono permettersi esplicitamente di compiere azioni che sono inibite a chi ha concluso il percorso, come, appunto, agire con violenza oppure avere dei figli. Ed è proprio nel ruolo di padre che Uoto lo introduce nel corso della vicenda, visto che ci svela che è proprio Novak il padre della giovane Jolenta, che abbiamo avuto modo di conoscere sul terzo volume.
Come scrivevo nelle righe iniziali, uno degli elementi cardinali del quarto tankobon è proprio il confronto, all’inizio a distanza, tra Badeni e Novak che il mangaka costruisce con due scene analoghe sia per battute sia per struttura della pagina grazie a una scansione delle vignette simile e costruita per dare il massimo risalto alle due battute che caratterizzano i due personaggi. La prima di queste due scene cardine vede Badeni protagonista. È, in effetti, un flashback in cui il giovane astronomo e prelato si confronta con Krabovski, suo “collega” presso il monastero in cui era confinato Badeni nel secondo volume. Dopo un dialogo serrato sul passato di Badeni, quest’ultimo chiede al suo interlocutore:
Rispondendo egli stesso subito dopo:
La scena analoga che coinvolge Novak, invece, viene ambientata nel presente ed è posta subito dopo un momento astronomicamente topico, quando cioè Badeni riesce finalmente a completare la teoria eliocentrica introducendo le orbite ellittiche, proprio come fece Johannes Kepler con le sue famose leggi. Novak, nel frattempo, si ritrova nella curia a dialogare con alcuni giovani inquisitore che deve addestrate per il futuro lavoro sul campo. Anche in questo caso a un certo punto Novak chiede:
E subito dopo l’analoga risposta:
Questo confronto tra due visioni del mondo, però, non è l’unico confronto che Uoto imbastisce. Il mangaka, infatti, sembra porre a distanza un confronto indiretto tra Kepler e Nicolaus Copernicus da un lato, rappresentati dalle paure di Badeni di voler divulgare i risultati delle sue ricerche, e Galileo Galilei dall’altro, la cui voce è in qualche modo interpretata da Okgi. Quest’ultimo, in particolare, porta all’attenzione una delle principali differenze tra quest’ultimo e gli altri due astronomi: il pisano, infatti, pur se forte di una certa protezione politica, ebbe il coraggio di pubblicare in vita i risultati delle sue ricerche. Okgi, però, va anche oltre, facendosi portavoce di uno degli elementi fondamentali della ricerca scientifica: il confronto con gli altri, sintetizzato in queste significative e in qualche modo galileiane battute:
Il quarto volume è quindi significativo nel percorso sviluppato da Uoto con Il movimento della Terra, sia perchè ruota fortemente intorno al confronto tra due modi distinti e inconciliabili di vedere il mondo, sia perchè rappresenta un punto di svolta necessario per la crescita della ricerca scientifica.
Abbiamo parlato di:
Il movimento della Terra, vol.4
Uoto
Traduzione di Luca Usai
Dynit, luglio 2023
160 pagine, brossurato, b/n – € 12.9
ISBN: 9788833554112
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