Il cielo del mese

Il cielo del mese: novembre 2018 e il nostro vicino cosmico

Oltre alle galassie che dominano il cielo di novembre, questo mese spendiamo qualche parola sulla galassia di Andromeda, la vicina cosmica della Via Lattea.

Aggiornato il 30 Aprile 2021

Una delle prime foto della “nebulosa di Andromeda” scattata da Isaac Roberts – via commons

Gli oggetti celesti notevoli del cielo di novembre non sono molto differenti rispetto al mese precedente. Oltre ad essere visibili le Pleiadi e la galassia di Orione, è però possibile osservare anche il nostro vicino cosmico, la galassia di Andromeda, anche identificata con il codice di M31, legata gravitazionalmente alla Via Lattea insieme ad altre galassie minori nel nostro gruppo locale (un insieme di galassie che gravitano una intorno all’altra).
La prima indicazione storica della sua osservazione risale al 964 quando l’astronomo persiano Abd al-Rahmān al-Sūfi nel suo Libro delle stelle fisse. Osservata anche da altri astronomi occidentali, come Charles Messier o William Herschel, venne fotografata per la prima volta nel 1887 da Isaac Roberts, rilevandone la sua struttura a spirale. Venne, però, considerata una nebulosa ancora per alcuni decenni, fino a che nel 1925 Edwin Hubble, grazie alle sue osservazioni da Monte Wilson, non dimostrò inequivocabilmente che M31 era una galassia.
Vediamo, però, ora quali sono le costellazioni che caratterizzano il cielo di novembre (il testo che segue è tratto da it.wiki):

Le costellazioni di novembre

A sinistra, il cielo del 1* novembre; a destra il cielo del 15 novembre

Il cielo di Novembre è dominato dalle costellazioni di Pegaso, riconoscibile per le sue quattro stelle disposte a formare un grande Quadrato, da Andromeda, con la sua celebre galassia da cui prende il nome, e dal Cigno.
Novembre vede ad Est il sorgere di quelle costellazioni che saranno dominanti nei mesi invernali: l’Auriga, con la sua brillantissima stella Capella, e il Toro, con i celebri ammassi delle Pleiadi e delle Iadi. La rossa stella Aldebaran preannuncia il prossimo sorgere della brillante costellazione di Orione.
L’orizzonte Sud è povero di stelle notevoli: l’unica di rilievo è l’isolata Fomalhaut, la stella Alfa del Pesce Australe; nelle regioni italiane più meridionali, è possibile scorgere, bassa sull’orizzonte, la coppia di stelle Alfa e Beta della Gru. L’Aquario è la costellazione che più di tutte domina il cielo del sud.
A Nord, il Grande Carro dell’Orsa Maggiore rasenta l’orizzonte, mentre il cielo è dominato dalla caratteristica “W” di Cassiopea, visibile lungo la Via Lattea, diametralmente opposta al Grande Carro rispetto alla Stella Polare.
Il cielo ad Ovest mostra ancora le stelle caratteristiche del cielo estivo, in particolare il famoso asterismo del Triangolo Estivo, attraversato dalla Via Lattea, sempre più prossimo al tramonto. La costellazione del Sagittario ancora può essere osservata nelle prime ore della sera.

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l’Università della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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