Briciole Spaziali Arte e letteratura

Briciole Spaziali: Isabella spiega i “Buchi neri misteriosi”

Isabella (10 anni, di Bonemerse) racconta i misteriosi buchi neri per la rubrica 'Briciole Spaziali'.

I buchi neri sono molto misteriosi, ma anche molto belli. Alcuni buchi neri si creano dopo un’esplosione di una stella molto grande (almeno 10 volte più grande del Sole); non riusciamo a vederli perché neanche la luce riesce a sfuggire dall’attrazione gravitazionale del buco nero, ma se non riusciamo a vederli come facciamo a sapere che esistono?
Non possiamo vederli direttamente, ma, per esempio, quando con il telescopio vediamo delle stelle girare intorno a dei punti non visibili, allora possiamo capire che in quel punto dello spazio c’è un buco nero.
I buchi neri fanno paura a tanta gente perché li considerano come dei “mostri spaziali”, che con la loro attrazione spaventosa riescono a “mangiarsi” tutto ciò che passa loro troppo vicino. Anche nella nostra galassia (la Via Lattea) esistono tantissimi buchi neri. Gli astronomi ne scoprono di continuo, ma per fortuna sono veramente molto lontani da noi e quindi non ci sono effetti sul nostro Sistema Solare.
Gli astronomi pensano che nel centro di quasi tutte le galassie esiste un buco nero gigantesco; questi buchi neri sono così grandi che li hanno chiamati “supermassicci”, e anche al centro della nostra galassia esiste un enorme buco nero. Gli astronomi lo hanno chiamato Sagittarius A* ed è talmente grande che a confronto servirebbero le masse di più di 4 milioni di stelle come il Sole.
Questi enormi “aspirapolveri” possono inghiottire una stella che passa troppo vicino e  mangiarla in un solo boccone. Però gli scienziati che li stanno studiando pensano che i buchi neri siano anche il motore delle galassie, e in alcuni casi invece di divorare le stelle contribuiscono a formarle.
Succedono cose molto strane vicino ad un buco nero, per esempio se ci avviciniamo troppo, prima di essere divorati, verremmo allungati come spaghetti!!
Secondo gli scienziati non sarebbe possibile entrare in un buco nero e tornare indietro per raccontare cosa c’è dentro. Io però avrei un’idea per riuscire a esplorare un buco nero: legherei un astronauta con una corda lunghissima a un’astronave velocissima e abbastanza lontana e poi quando l’astronauta vuole tornare indietro lo si tira con la corda!
Così finalmente sapremmo cosa succede nel buco nero.

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isegno dal titolo “Il Buco nero” di Tommaso (14 anni) – Concorso di Disegno “Osserva il cielo e disegna le tue emozioni”– XV edizione

Le fonti che ho utilizzato per scrivere quest’articolo sono:

briciole_spaziali-bannerContributo per le Briciole Spaziali, rubrica vietata ai maggiori di 14 anni a cura di Anna Wolter, Adamantia Paizis, Mariachiara Falco, Maria Teresa Fulco e Martina Cardillo. L’iniziativa di questa rubrica nasce nell’ambito del Gruppo Storie dell’INAF.

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