Venerdì 27 giugno si è concluso il termine ultimo per l’invio delle proposte osservative relative alla seconda edizione del concorso Giovani astronomi al Telescopio Nazionale Galileo, bandito dalla Società Astronomica Italiana (SAIt), nelle more del rinnovo del Protocollo d’Intesa MIM/SAIt, dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) nell’ambito del Protocollo INAF/SAIt e dal Telescopio Nazionale Galileo (TNG).
Le novità della seconda edizione
Il concorso ha registrato la partecipazione di circa cinquanta studenti provenienti da diverse regioni d’Italia, nonostante la partenza posticipata dell’iniziativa, rispetto alla prima edizione – dovuta all’attesa dell’elezione della nuova presidente della SAIt, Patrizia Caraveo – e il tempo limitato a disposizione. Le città italiane da cui provengono i licei e gli IIS partecipanti sono, da nord a sud: Pordenone, Torino, Genova, Prato, Oristano, Roma, Cosenza e Reggio Calabria.
Gli studenti si sono dimostrati fortemente motivati e competenti e sono riusciti a portare a termine il complesso compito di realtà richiesto dal concorso: ideare, sviluppare e presentare una proposta osservativa per il Telescopio Nazionale Galileo. Le tematiche affrontate nelle nove proposte pervenute coprono svariate aree di interesse, tra cui galassie e cosmologia, stelle e popolazioni stellari, pianeti extrasolari e Sistema solare.
Questa seconda edizione ha introdotto una novità significativa: una serie di webinar, uno per ciascun argomento scientifico trattato, che rimarranno disponibili alla pagina del concorso per le future edizioni. A questi si è aggiunto un incontro specifico dedicato agli strumenti disponibili presso il Telescopio Nazionale Galileo. Oltre ai webinar, numerosi ricercatori hanno offerto supporto rispondendo alle domande inviate dagli studenti, fornendo indicazioni utili su alcune scelte progettuali e suggerendo quali parametri osservativi considerare con maggiore attenzione.
Le prossime fasi verso il TNG
Spetta ora alla Commissione esaminare le nove proposte pervenute, valutandole secondo i criteri stabiliti dal bando: rilevanza scientifica del progetto, padronanza dell’argomento, fattibilità della proposta, qualità espositiva, originalità degli obiettivi, nonché chiarezza e adeguatezza nell’elaborazione e interpretazione dei dati osservativi. Come accade nel nostro contesto lavorativo, l’accesso al tempo di osservazione al telescopio è molto competitivo e solo una proposta sarà selezionata.
L’esito del concorso sarà pubblicato il 19 settembre sui siti web degli enti organizzatori: SAIt, TNG e INAF. Il gruppo autore della proposta selezionata avrà l’opportunità, nel corso dell’autunno, di recarsi a La Palma per realizzare l’osservazione prevista dal proprio progetto, sotto l’incantevole cielo del Roque de Los Muchachos.

Per tutte le scuole che, a causa dei tempi particolarmente ristretti di questa edizione, non hanno potuto partecipare – e sappiamo essere numerose – desideriamo informare che stiamo già lavorando al bando per la prossima edizione, che sarà pubblicata prima dell’autunno 2025, con scadenza finale prevista per marzo 2026 e attività osservativa al Telescopio Nazionale Galileo programmata per la fine di maggio o giugno. Potete dunque iniziare fin da ora a riflettere su una possibile proposta, magari approfittando del tempo libero estivo – anche all’ombra di un ombrellone – per sfogliare Universi, la rivista dell’INAF alla quale ci si può abbonare gratuitamente. Un’occasione preziosa per avvicinarsi al mondo della ricerca scientifica e approfondire le tematiche che costituiscono il cuore del concorso, attraverso le ultime novità e scoperte in ambito astronomico.
Il punto di vista degli insegnanti
Nell’ultima concitata fase prima della chiusura del concorso non sono mancati i commenti da parte dei docenti che hanno accompagnato studentesse e studenti in questo impegnativo percorso. Uno in particolare ci ha colpito perché esprime pienamente lo spirito del concorso: L’esperienza per i miei studenti è stata faticosa, e io mi sono limitata ad accompagnarli. Non avendo mai svolto osservazioni astronomiche in prima persona, posso affermare con certezza che il lavoro presentato è frutto esclusivo dell’impegno e della dedizione delle ragazze e dei ragazzi del gruppo. A prescindere dalla valutazione che riceverà la loro proposta osservativa, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con un compito di realtà, e questo rappresenta un valore formativo enorme.
Queste parole restituiscono appieno il significato e l’impatto educativo dell’iniziativa. Ci auguriamo che sia stato così per tutti i partecipanti e che continui a essere questo lo spirito con cui le scuole affronteranno questa sfida in futuro.

Il Comitato organizzatore del Concorso: Gloria Andreuzzi, Elisa Di Carlo, Silvia Galleti, Angela Misiano, Agatino Rifatto, Maura Sandri
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