Aggiornato il 21 Luglio 2021
Nel mese di Novembre 2020, su EduINAF prende il via una sezione dedicata alla cosiddetta “didattica innovativa“. Questo spazio nasce dalla constatazione che nel nostro ente un numero non indifferente di proposte didattiche hanno iniziato ad esplorare nuovi metodi e pedagogie per le discipline STEM, ovviamente con un occhio speciale per l’astronomia.
Questo interesse diffuso sta emergendo all’interno dell’INAF con la creazione di gruppi tematici di lavoro che raccolgono ricercatori con esperienze e interessi diversi, ma tutti accomunati dall’amore per queste nuove pratiche educative: c’è chi è più interessato alle epistemologie e alle pedagogie di queste pratiche, chi si concentra sullo sviluppo del pensiero computazionale, chi ha maggiormente a cuore gli aspetti di inclusione sociale e di genere, chi adora la commistione tra arte e scienza, chi pensa che il gioco sia lo strumento più potente per un approccio alle STEM. Questo lavoro, non solo di servizio per le scuole e le famiglie, ma anche di ricerca sta già producendo dei meravigliosi frutti.
Esempio di questa tensione è PLAY la nuova piattaforma dell’INAF per la didattica innovativa dove stiamo collezionando attività educative e percorsi didattici per ragazzi, docenti e famiglie. Lo scopo di questa piattaforma non è solo quello di fornire materiali e risorse ai docenti, ma di rivolgersi anche direttamente ai ragazzi. Per ora è possibile esplorare dei percorsi didattici o consultare le schede relative ad attività di coding, robotica educativa, making, tinkering mentre è in preparazione una sezione sui giochi e il game based learning.
Quello che vogliamo fare in questa nuova sezione di EduINAF, attraverso interviste e approfondimenti, è portare a un pubblico più ampio queste pratiche e cercare di capire insieme come queste possano essere integrate nell’ecosistema scolastico italiano.
Qui il primo articolo di questa sezione in cui apriamo le danze proprio con una non-definizione di didattica innovativa.