Autunno Nord

Delfino

Aggiornato il 2 Ottobre 2020

[vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”Descrizione” font_container=”tag:h2|text_align:left|color:%23000000″ google_fonts=”font_family:Montserrat%3Aregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_column_text]Quella del Delfino è una piccola costellazione la cui forma, costituita dalle linee che congiungono un piccolo gruppo di stelle di quarta magnitudine, ricorda un delfino in fase di salto fuori dall’acqua. Molto vicina all’equatore terrestre, è tipica del cielo settembrino.[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Oggetti celesti più importanti” font_container=”tag:h2|text_align:left|color:%23000000″ google_fonts=”font_family:Montserrat%3Aregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_column_text]Le due stelle più brillanti del Delfino, Beta e Alpha Delphini, rispettivamente con una magnitudine apparente di 3.6 e 3.77, sono anche note come Rotanev e Sualocin. Questi due nomi sono stati assegnati loro dall’astronomo e presbitero Giuseppe Piazzi per onorare Niccolò Cacciatore, suo assistente nonché futuro direttore dell’Osservatorio Astronomico di Palermo. In particolare i nomi delle due stelle, se letti al contrario, restituiscono il nome latinizzato dell’astronomo, Nicolaus Venator.
Gamma Delphini, invece, è una stella doppia costituita da una primaria di colore oro-arancio e una compagna gialla facilmente risolubili con un telescopio amatoriale.
18 Delphini, nota anche come Musica, è una delle cinque stelle della costellazione con un sistema planetario confermato. In particolare intorno a Musica orbita Arion, il primo esopianeta il cui nome è stato scelto da non astronomi: i partecipanti al primo concorso NameExoWorlds.
Infine, tra gli oggetti del cielo profondo, si segnala l’ammasso globulare NGC 7006, uno degli oggetti galattici osservabili nella zona coperta dal Delfino.

NGC 7006. Foto di Ole Nielsen – via commons
[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Mito” font_container=”tag:h2|text_align:left|color:%23000000″ google_fonts=”font_family:Montserrat%3Aregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_column_text]Sono due i miti legati alla costellazione del Delfino.
Nel primo questi è la rappresentazione celeste del delfino messaggero di Poseidone. Il dio del mare si era innamorato di una delle Nereidi, Anfitrite. Quest’ultima, però, non rimase particolarmente impressionata dagli approcci un po’ rudi del dio, così si rifugiò presso le sorelle. Poseidone, allora, decise di inviare vari messaggeri presso le Nereidi, ma solo l’ultimo, il delfino, con i suoi modi lusinghieri, convinse Anfitrite a sposare Poseidone.
L’altro mito è, invece, legato al poeta Arione, che, come abbiamo visto, è il nome di uno degli esopianeti delle stelle del Delfino. Mentre era di ritorno da un tour di concerti in Sicilia, i marinai della barca che lo stava riportando a casa cercarono di ucciderlo per prendere possesso dei guadagni del tour. Airone, allora, chiese un ultimo desiderio: suonare la sua lira. La melodia prodotta dallo strumento fu tale da attirare un gruppo di delfini vicino all’imbarcazione. A quel punto il poeta, fattosi coraggio, si gettò fuoribordo e uno dei delfini lo prese in groppa e lo riportò in Grecia.
A quel punto Apollo, da buon protettore delle arti, in ricordo di questa piccola impresa pose in cielo sia il Delfino sia lo strumento di Arione nella costellazione della Lira.
Ultima curiosità: in Polinesia sia i Pukapuka sia i Tuamotus riconoscono in questa costellazione la forma di un delfino.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Ascensione retta centrale: 20 hrs, 40 min

Declinazione centrale: +10°

Visibile in: emisfero

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