Aggiornato il 2 Ottobre 2020
[vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”Descrizione” font_container=”tag:h2|text_align:left|color:%23000000″ google_fonts=”font_family:Montserrat%3Aregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_column_text]Piccola costellazione le cui stelle principali disegnano un semicerchio la cui forma ricorda una corona. Tipica del cielo di primavera ed estate, diventa ben visibile ad est nel cielo serale di fine febbraio, si mostra alta nel cielo nei mesi di maggio e giugno e nel corso dell’estate tende a declinare verso occidente, finchè, alla fine di ottobre, non è più osservabile.[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Oggetti celesti più importanti” font_container=”tag:h2|text_align:left|color:%23000000″ google_fonts=”font_family:Montserrat%3Aregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_column_text]La stella più luminosa di questa piccola costellazione è la bianca Alpha Corona Borealis, detta Alphecca, con una magnitudine di 2,2 e distante dalla Terra 75 anni luce.Le altre due stelle più luminose sono Beta Corona Borealis, una gigante gialla di magnitudine 3,66 a una distanza di 114 anni luce, e Gamma Corona Borealis, stella bianca di magnitudine 3,81 e distante 145 anni luce.
Nella zona compresa tra Beta, Eta e Omicron Corona Borealis si trova il Superammasso della Corona Boreale. Invisibile a occhio nudo, La sua massa è compresa tra 0,6 e 12 à— 1016 masse solari, ed è costituito dagli ammassi galattici Abell 2056, Abell 2061, Abell 2065, Abell 2067, Abell 2079, Abell 2089 e Abell 2092. Di questi, Abell 2056, 2061, 2065, 2067 e 2089 sono gravitazionalmente legati e in fase di collasso per formare alla fine un ammasso galattico.[/vc_column_text][vc_custom_heading text=”Mito” font_container=”tag:h2|text_align:left|color:%23000000″ google_fonts=”font_family:Montserrat%3Aregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”][vc_column_text]Secondo il mito più noto, la costellazione della Corona Boreale rappresenta la corona che il dio Dioniso regalò ad Arianna, figlia di Minosse, come regalo per le loro nozze. Il dio, infatti, stava passando per l’isola di Nasso dove una Arianna piangente era stata abbandonata da Teseo, che giusto il giorno prima era fuggito da Creta insieme con la principessa che l’aveva aiutato a uscire dal labirinto in cui era rinchiuso il fratellastro, il Minotauro.
Il diadema d’oro si trasformò in una costellazione dopo che il dio Efesto lo lanciò in cielo.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]