Ho scattato questa immagine la notte del 1 settembre 2021 in cui ho dormito al bivacco Capanna Dosdé (2824 m) sull’omonimo passo durante il percorrimento di una delle tappe lombarde del Sentiero Italia CAI di cui sto scrivendo la guida per la Lombardia. Il cielo era eccezionalmente limpido e la Via Lattea estremamente luminosa come poche volte mi è capitato di vedere dai cieli delle nostre montagne, unici luoghi da cui è ormai possibile osservare dei bei cieli stellati e la Via Lattea che altrove, soprattutto nelle zone di pianura e periferiche delle città, sono ormai un lontano ricordo. Nonostante la presenza di apposite leggi regionali per regolamentare l’utilizzo delle luci artificiali (ma l’assenza di una legge nazionale) l’inquinamento luminoso cresce del 10% ogni anno, si tende ad illuminare a giorno qualsiasi luogo per irrinunciabili motivi di sicurezza e con lampade a led a luce bianca ad alta intensità che hanno un impatto sempre maggiore non solo sulla visibilità del cielo stellato, ma anche sull’ecologia, sullo sviluppo e la fioritura delle piante, sull’alterazione dei ritmi circadiani degli animali selvatici e delle relazioni prede-predatori come dimostrato da numerosi studi scientifici sull’argomento.
Nel 700° anniversario della morte del sommo poeta Dante Alighieri il suo E quindi uscimmo a riveder le stelle… sta sempre di più diventando un vecchio ricordo per noi adulti e una meraviglia di cui migliaia di bambini non possono più godere, se non dai pochi cieli bui rimasti in montagna e in poche zone scarsamente urbanizzate della penisola.
Come l’ho realizzata
L’immagine è stata realizzata con una Nikon D3300 con obiettivo Nikkor 18-105 mm a 24 mm f/3,8 su treppiede (senza astro inseguitore) mediando 94 scatti da 10 secondi a 3200 ISO, calibrati con 25 dark frame con stessi tempi e iso.
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