E’ stato uno dei miei primi soggetti del profondo cielo che ho fotografato e mi ha sempre affascinato per la sua forma originale e i getti rossi che partono dal centro.
L’ho sempre fotografata con il mio fido Celestron C9.25 (un riflettore da 235 mm di diametro e 2350mm di lunghezza focale che per astrofotografia, riduco a circa 1500mm) e le prime volte con la mia vecchia Canon 1100D modificata. Poi da un anno ho fatto il grande passo di prendere un sensore astronomico raffreddato (una ZWO ASI533) che mi ha permesso di fare un grande miglioramento sia in termini di sensibilitĂ che prestazioni. La piĂą grande possibilitĂ che mi si è aperta è quella di usare filtri a banda stretta (filtri con banda passante molto selettiva, nel mio caso specifico 7nm nella lunghezza d’onda corrispondente all’idrogeno ionizzato alfa Ha) da usare per contribuire segnale alle normali riprese fatto al soggetto con un comune filtro anti-inquinamento luminoso.
In questa galassia nello specifico, il contributo dell’idrogeno ionizzato è molto importante, perchĂ© proprio i getti generati dal centro galattico sono di quell’elemento, e quindi vengono risaltati molto di piĂą.
Quest’immagine è il risultato di 3 notti di riprese: una notte per il segnale dell’idrogeno Ha e due notti per le foto ai colori della galassia complessiva (per un totale di 24 ore di foto).
Nell’ultima foto invece mi sono divertito a usare solamente il canale Ha e con un programma di astrometria ho “misurato” i getti e alcune galassie presenti nel campo inquadrato.
Vedi questa e altre foto nel formato originale sullalbum flickr.
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