Aggiornato il 21 Novembre 2023
In questa attività didattica proposta da INAF-Osservatorio Astronomico di Padova si introduce il concetto di calore e di misura, mettendo gli studenti in condizione di descrivere con terminologia precisa le proprie sensazioni legate alla temperatura.
Questa attività può essere collegata con la scheda Temperatura e posizione apparente del Sole.
Obiettivi
Con questa attività si vuole
- introdurre gli elementi fondamentali legati all’assorbimento della radiazione da parte della pelle;
- verificare come la pelle umana possa essere impiegata come sensore.
In seguito si mette in evidenza come il sensore-pelle sia soggettivo e non oggettivo; e quindi che per disporre di dati confrontabili occorre introdurre uno strumento di misura.
Inoltre questa attività vuole mettere in condizione gli alunni di descrivere con terminologia precisa le proprie sensazioni legate alla temperatura. L’uso proprio di termini quali “caldo”, “freddo”, “tiepido” e la costruzione di una scala di intensità condivisa possono indicare l’efficacia dell’azione didattica intrapresa.
Valutazione
La scheda allegata propone di ripetere la descrizione delle sensazioni in un secondo momento, rivivendo tanto le esperienze quanto la discussione che ne segue.
Materiali
Scampoli di materiali tessili differenti per colore e pesantezza: per esempio
- tulle,
- cotone,
- stoffa imbottita,
- lana pesante,
- pannospugna da cucina.
àˆ necessario il calore diretto del Sole.
Informazioni preliminari
Questa attività può essere propedeutica a Temperatura e posizione apparente del Sole. Fare un discorso introduttivo sul concetto di calore.
Descrizione completa
Ad intervalli di circa due ore i bambini tengono un braccio esposto al calore diretto del Sole, dapprima nudo e poi coperto con ciascuno dei tessuti reperiti. Ciascun bambino ripete l’esperienza con tutti i tessuti in ogni momento di osservazione e ogni volta registra l’ora e le proprie sensazioni (si veda il file allegato). Terminata la fase delle esperienze dirette si confrontano tutti i dati soggettivi raccolti allo scopo di redigere un unico foglio accettato dall’intera classe. Questo richiede una narrazione soggettiva da parte di ciascun alunno, e in questa fase i termini “caldo”, “freddo”, ecc debbono essere impiegati propriamente. Dal confronto delle singole sensazioni soggettive deve nascere una discussione sulle differenze percepite, mentre il Sole e il tessuto erano gli stessi per tutta la classe. La conclusione è quindi che per capire “quanto caldo fa” serve un riferimento unico, disponibile per tutti e in ogni momento: quindi deve essere un oggetto.
Conclusioni
L’attività si conclude con la redazione di una tabella di sintesi per tutta la classe sul modello dell’allegato. Ai bambini deve nascere la curiosità su quale oggetto-strumento possa sostituire la pelle per capire “quanto caldo fa”.
Allegati
Scheda di rilevazione, verifica
Ringraziamenti: Laura Paganini