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Su Marte con i paperi: intervista a Teresa Fornaro

In occasione dell’uscita su Topolino #3477 della storia Zio Paperone e le acque marziane, abbiamo intervistato Teresa Fornaro dell'INAF, consulente scientifica degli autori

Aggiornato il 20 Luglio 2022

La serie di storie con il bollino Topolino Comisc&Science iniziò nel 2016 quando sul Topolino #3175 venne pubblicata Topolino e l’esperimento del dottor Pi. Scritta da Francesco Artibani con la consulenza di Carlo Rovelli (peraltro anche disneyzzato nel finale della storia) e disegnata da Alessandro Perina, vedeva Topolino e Pippo viaggiare indietro nel tempo e incontrare Albert Einstein mentre partecipava a una delle più importanti conferenze Solvay, quella del 1927 su Elettroni e fotoni.
Da allora le storie di Topolino Comics&Science hanno toccato diversi temi scientifici, raccontati da diversi autori e con la collaborazione e la consulenza di vari ricercatori. Ora, in occasione dell’uscita di Zio Paperone e le acque marziane su Topolino #3477 scritta da Francesco Vacca per i disegni di Alessandro Perina, è venuto il turno di Teresa Fornaro dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. E dopo aver intervistato Vacca, è oggi il turno proprio di Teresa Fornaro.

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Teresa Fornaro

Come sei stata coinvolta nel progetto di Topolino Comics&Science?
Questo progetto con la redazione di Topolino nasce dall’iniziativa di un collega, Luigi Marchese, che attualmente lavora al CERN di Ginevra, e che lo scorso autunno durante la pandemia si è trovato a pensare diverse volte alla difficile situazione dei bambini/ragazzi italiani durante la DAD, percependone la demotivazione scolastica. Ha così pensato a una modalità nuova per avvicinare i ragazzi alla cultura, più accattivante. Nello specifico alla cultura scientifica, essendo questo il suo ambito. Invece di far si’ che siano i ragazzi a cercare la cultura scientifica tramite un sussidario, ha pensato che avremmo potuto portarla verso di loro, tramite dei registri di comunicazione ai quali sono già abituati. Ad esempio Topolino.
Dopo aver preso contatti con la redazione di Topolino, l’idea si è delineata meglio: realizzare un set di 3-4 storie scientifiche sul Topolino in modo che con l’aiuto di Paperino, Topolino etc… avremmo potuto raccontare un po’ del nostro mondo scientifico. La redazione si è dimostrata subito entusiasta rispetto a quest’idea! Così Luigi ha messo su il team di esperti e ha contattato me perché ha ritenuto che fossi un bell’esempio di lavoro trasversale fra gli ambiti di ricerca: una chimica che lavora all’Istituto Nazionale di Astrofisica non capita tutti i giorni, mi disse!

topolino3477-acque_marziane-pag01Quale è stato il tuo ruolo nello sviluppo della storia?
La storia è stata il risultato di un lavoro congiunto fra gli autori, gli sceneggiatori e i disegnatori di Topolino con noi esperti scientifici. L’intenzione è stata proprio quella di realizzare una storia divulgativa a livello scientifico.
La mia idea è stata quella di dedicare una storia al tema di Marte, essendo io una “marziana” per i miei interessi scientifici. Così ho presentato uno spunto di storia alla redazione di Topolino riguardante l’esplorazione di Marte, da cui gli autori sono partiti per sviluppare una trama che permettesse di approfondire l’argomento scientifico all’interno di un’avventura esplorativa di Zio Paperone, scegliendo la banda dei paperi come protagonisti dell’avventura.
Nel momento in cui si è partiti con la sceneggiatura, sono poi stata messa in contatto con lo sceneggiatore in modo da dare il mio contributo scientifico a questa storia, con informazioni e dati sul tema dell’esplorazione di Marte.

Qual è il tuo rapporto con i fumetti? Ne leggevi?
Devo ammettere che non sono sono stata una gran lettrice di fumetti: piuttosto da piccola amavo inventare storie e disegnarle (conservo ancora i miei fumetti!), e uno dei miei sogni da piccina era proprio quello di diventare una disegnatrice Disney. La Disney, con tutti i suoi personaggi e le sue meravigliose storie, mi ha fatto sempre sognare ed emozionare (anche da grande!).

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Quanto, secondo te, possono essere importanti i fumetti nella comunicazione della scienza?
Credo che raccontare la scienza attraverso i personaggi dei fumetti sia un modo davvero efficace per avvicinare i più piccoli al mondo scientifico. Mostrare ai ragazzi che i loro eroi sono scienziati può sicuramente ispirarli in futuro ad intraprendere una carriera scientifica. Spiegare argomenti scientifici in modo semplice attraverso i fumetti può sfatare il mito che la scienza sia “complicata” e per pochi geni, ma piuttosto mostrare che la scienza è davvero alla portata di tutti, e soprattutto è davvero “cool”!

Infine, puoi raccontarci brevemente qualcosa sull’acqua marziana?
Molteplici studi suggeriscono che l’acqua liquida ha avuto su Marte un impatto significativo e di lunga durata. La presenza di minerali quali fillosilicati, solfati e opali, ci racconta una storia di processi di alterazione acquosa avvenuti nell’era più antica su Marte, il periodo Noachiano circa 4.1-3.7 miliardi di anni fa. Laghi salati subglaciali di acqua liquida potrebbero essere ancora presenti nella sottosuperficie marziana, come suggeriscono recenti rilevazioni effettuate dallo strumento Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding (MARSIS) a bordo della sonda dell’ESA Mars Express, strumento costruito in Italia con investigatore principale dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Ringraziamo, quindi, Teresa per aver risposto alle nostre domande, invitando i nostri lettori a dare un’occhiata in edicola per cercare il Topolino #3477 con la sua storia marziana.

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l’Università della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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