Aggiornato il 28 Novembre 2024
Era da diverso tempo che avevo in mente di realizzare una serie dedicata ai modelli del Sistema Solare che abbiamo elaborato nel corso della nostra storia. In questa prima puntata mi sono occupato dei modelli sviluppati dagli antichi greci, che, come ho scritto all’inizio, sono più simili a delle visioni del mondo. Il primo Sistema Solare compatibile con l’idea moderna è quello del pitagorico Filolao, che ha ampio spazio nell’astrografica di oggi, ma che nonostante l’idea geometrica delle orbite circolari, ha anche alcuni elementi in qualche modo filosofici e religiosi, come la presenza del fuoco centrale, Hestia.
Nota anche come Estia, nella mitologia dell’antica Grecia era la dea della casa e del focolare, che era il suo simbolo. Intorno a questo fuoco centrale ruotavano tutti i corpi celesti, inclusa la Terra e il Sole. In particolare la Terra si muoveva in modo tale da rivolgere l’emisfero su cui si trova la Grecia verso Hestia, nascosta alla vista dall’Anti-Terra. In realtà non è detto che Filolao avesse accettato la sfericità della Terra, suggerita (o stabilita) da Parmenide (qui trovate una storia un po’ più matematica della faccenda) e dimostrata con un esperimento da Eratostene. D’altra parte quest’ultimo era vissuto un paio di secoli più tardi di Filolao. Sull’esperimento di Eratostene, però, si possono proporre una serie di attività didattiche, iniziando da quella proposta proprio su EduINAF da compiersi nel corso degli equinozi.
Dopo questa introduzione, vi lascio all’astrografica, la prima della serie che ci accompagnerà fino alla fine di questo 2024:
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