Autunno Nord

Capricorno

Aggiornato il 27 Marzo 2024

Quella del Capricorno è una delle costellazioni della fascia zodiacale, compresa tra il Sagittario e l’Acquario. E’ a questa costellazione che dobbiamo il nome del Tropico del Capricorno. Il tropico è definito come la latitudine in cui il Sole è in posizione verticale a mezzogiorno del giorno del solstizio d’estate australe (quello invernale per l’emisfero boreale). Al tempo degli Antichi Greci in tale giorno il Sole si trovava in direzione del Capricorno, ma oggi, a causa della precessione degli equinozi, il punto del solstizio si trova in direzione del Sagittario.

Oggetti celesti più importanti

Nonostante sia una costellazione di poco più appariscente rispetto ai Pesci o al Cancro, il Capricorno è facilmente identificabile poichè le sue stelle più luminose (Delta Capricorni, nota anche come Deneb Algedi, mgnitudine di 2.9; la stella multipla Alpha Capricorni, la cui stella più luminosa ha una magnitudine di 3.58; la stella doppia Beta Capricorni, nota anche come Dabih, magnitudine di 3.05) hanno una forma triangolare (uno dei vertici è la relativamente debole, almeno rispetto alle altre, Omega Capricorni con magnitudine 4.12).
L’area, però, è piuttosto povera di oggetti non celesti. Tra questi spicca l’ammasso globulare M30: pur distando ben 40.000 anni luce può essere visto con l’aiuto di un binocolo.

M30 – via commons

Mito

La costellazione del Capricorno è di origini babilonesi e rappresenta in cielo un animale fantastico la cui parte anteriore è quella di un caprone e quella inferiore è un pesce. D’altra parte i sumeri la chiamarono Suhur-Mash-Ha, il pesce capra. Gli Antichi Greci, invece, la chiamarono Egocero, ovvero capra cornuta, identificandola con il dio Pan, che aveva la parte inferiore di foggia caprina, oltre alle corna sulla testa.
Pan è legato in particolare al mito della lotta degli dei olimpici contro i Titani, giocando un ruolo fondamentale per la vittoria. Il mito più antico suggerisce che Pan soffiò all’interno di una conchiglia, producendo un suono che mise in fuga gli avversari. Secondo Eratostene è proprio l’uso di questo strumento che suggerì la rappresentazione metà  capra-metà  pesce del dio in cielo.
La spiegazione, certo più solida rispetto a quella di Igino, secondo cui Pan lanciò contro i Titani dei crostacei, era ovviamente volta a spiegare la forma di una costellazione ereditata da un’altra tradizione. Così ecco il mito più tardo in cui, durante la lotta contro Tefeo, suggerì agli dei di trasformarsi in animali per ingannare il mostro. Pan, in particolare, trasformò la sua parte inferiore in pesce gettandosi in un fiume.
Nel frattempo Zeus affrontava Tefeo: quest’ultimo, però, recise i nervi delle mani e delle gambe del dio. A quel punto Ermes e lo stesso Pan intervennero per rimettere in sesto Zeus, che questa volta decise di affrontare il mostro usando la sua folgore. Dopo la sconfitta Tefeo venne sepolto sotto il monte Etna, che da allora divenne un vulcano a causa del respiro infuocato del mostro.

Curiosità 

Lo scrittore e illustratore per bambini Hans Augusto Rey, più noto per la creazione di Curious George, nel libro del 1952 The Stars: A New Way to See Them propose una nuova visualizzazione per alcune delle costellazioni classiche. In particolare per il Capricorno diede una visualizzazione più simile a quella di un caprone (e d’altra parte identificò la costellazione con il nome di goat).

capricornus_iau_reyersbach_map
Rappresentazione della costellazione del Capricorno secondo Hans Augusto Rey sopra la mappa originale dell’IAU

Ascensione retta centrale: 21 hrs

Declinazione centrale: -20°

Visibile in: emisfero

Stagione:

Scheda a cura di