Aggiornato il 20 Marzo 2024
Il Sole e la Luna sono i due oggetti celesti che ci sono più familiari: fanno parte delle nostre giornate, ci suscitano emozioni e stimolano la nostra immaginazione. Si tratta di una comune stella e di un comune satellite, ma molto speciali in realtà , perchè sono la stella madre e il satellite della Terra, il nostro pianeta.
In questi due filmati, segnati da Mirko Govoni e Dania Malerba, la narrazione usa la Lingua dei Segni Italiana (LIS) per raccontare la nostra esperienza del Sole e della Luna e quello che oggi sappiamo sulla natura fisica di questi oggetti. Nel racconto sono integrati vari termini e concetti astronomici segnati in LIS. Un termine astronomico in lingua italiana corrisponde a diversi segni e costruzioni in LIS. Ogni segno ha una storia, un percorso, vive nel contesto che lo ospita, nelle mani e nelle movenze di chi lo usa, per significare ciò che si sta raccontando e la relazione tra chi segna e il mondo o, in questo caso, l’Universo.
La LIS è una lingua storico-naturale usata dalla comunità sorda in Italia, e riconosciuta dai linguisti come un sistema grammaticale complesso con tutti gli ingredienti principali comuni alle altre lingue umane. Le ricerche scientifiche, condotte negli ultimi cinquant’anni, hanno dimostrato la sua importanza sul piano linguistico, cognitivo, sociale e per il benessere psicologico, nell’educazione e comunicazione delle persone sorde e non solo.
Questi due video sono stati realizzati grazie alla collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e il Laboratorio
Servizio di interpretariato LIS/Italiano: Paola Bonifazi e Francesco Gasparri.
Supporto alla realizzazione: Rachele Toniolo.
Consulenza LIS di Alessio Di Renzo, Gabriele Gianfreda e Tommaso Lucioli.
Riprese e montaggio di Luca Lamano.
Sottotitoli di Barbara Pennacchi.
La LIS è la protagonista della seconda edizione del Festival Punti di Vista, il 16 e 17 marzo 2024 a Palazzo Esposizioni, Roma che, come nella prima edizione dedicata alla tattilità , vede la partecipazione di INAF con diverse iniziative, tra cui il racconto di questo progetto e la presentazione dei due video. I due video sono anche protagonisti delle attività della mostra Macchine del Tempo, allestita sempre a Palazzo esposizioni da Novembre 2023 a Marzo 2024.
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