Recentemente ha destato molto interesse la scoperta inaspettata da parte del James Webb Space Telescope di quattro galassie davvero lontane con redshift da 10,3 a 13,2. Il quotidiano inglese The Guardian titolava: James Webb telescope detects evidence of ancient universe breaker galaxies(1)Il telescopio James Webb rileva prove di antiche galassie distruttrici dell’universo, il connazionale The Independent parlava di Impossible early Galaxies che costringerebbero ad anticipare di miliardi di anni il Big Bang.
In effetti la scoperta suggerisce che le prime galassie si sarebbero formate già in un’epoca in cui l’universo era ancora molto giovane e lo spostamento verso il rosso di 13,2, misurato per la galassia dal nome JADES-GS-z13-0 (il valore di redshift più alto mai misurato finora per un oggetto astronomico) dice che la stiamo vedendo come appariva appena 320 milioni di anni dopo il Big Bang. Questo significa che strutture complesse come le galassie sono apparse molto presto nel nostro universo, sicuramente molto prima di quanto previsto dai modelli sviluppati finora dagli scienziati che pongono l’età di formazione delle galassie ad almeno un miliardo di anni dopo il Big Bang.
In realtà come si può leggere sull’articolo dedicato da Scientific American queste scoperte del James Webb Space Telescope non mettono ancora seriamente in crisi i principali modelli cosmologici, come potrebbero suggerire i titoli di alcuni quotidiani. Tuttavia esse impongono una revisione dei modelli che descrivono le prime epoche successive alla nascita dell’universo.
Note
↑1 | Il telescopio James Webb rileva prove di antiche galassie distruttrici dell’universo |
---|
Add Comment