Sembra che la quantità di massa che riusciamo a vedere nell’Universo sia solo una piccola parte di quella realmente presente. Per spiegare la fenomenologia della dinamica delle galassie infatti bisogna ammettere l’esistenza di una enorme quantità di massa, cinque o sei volte maggiore di quella effettivamente osservata. È un po’ come dire che una mela di media grandezza, che a occhio si può stimare essere 250 grammi, sulla bilancia poi pesa ben oltre un chilo e mezzo!
In effetti, se sommiamo la massa di tutti gli oggetti astrofisici osservabili con i telescopi in tutte le bande dello spettro elettromagnetico, troviamo che la quantità ottenuta è solo una piccola percentuale di quella necessaria per giustificare le velocità delle stelle nelle galassie o delle galassie negli ammassi. Questa enorme massa, che finora è riuscita a sfuggire all’osservazione diretta, prende il nome di materia oscura (dark matter in inglese), un nome che, più che al suo eventuale colore, sembra fare riferimento alla nostra totale ignoranza sulla sua natura.
Nel tempo sono state proposte molte teorie su che cosa sia la materia oscura o su come spiegare i fenomeni osservati anche in modo alternativo (vedi ad esempio le teorie MOND che provano a modificare la legge di gravitazione). Numerosi sono pure gli esperimenti in corso o in fase di realizzazione che ambiscono a fare chiarezza e selezione fra le diverse ipotesi avanzate. Per esempio il satellite EUCLID dell’ESA progettato proprio allo scopo e che verrà lanciato nell’estate del 2023.
Fisica esotica al supermercato
Attenti alla bilancia!
Add Comment