Questo 2025 ormai agli sgoccioli è stato dichiarato Anno internazionale delle scienze e delle tecnologie quantistiche. La motivazione per dedicare alla meccanica quantistica proprio quest’anno, nonostante iniziò tutto con la costante di Planck introdotta tra il 1899 e il 1900, è per celebrare la formulazione della meccanica quantistica emersa dalle ricerche di Werner Heisenberg, con la sua meccanica quantistica matriciale, e Erwin Shrodinger, con la sua equazione delle onde. Il rischio, ovviamente, è quello di dimenticare il ruolo giocato da Max Planck nel dare il via alla rivoluzione quantistica, ma a questo scopo interviene l’agile volumetto Tutti i colori del corpo nero di Paolo de Bernardis, che insegna cosmologia e astrofisica alla Sapienza di Roma.
La storia inizia con uno dei rompicapi più sfidanti della fisica di fine Ottocento: la cosiddetta catastrofe dell’ultravioletto, in cui un corpo nero, ovvero un oggetto in grado di assorbire radiazioni, avrebbe dovuto a un certo punto riemetterle in maniera esplosiva. Cosa che, ovviamente, non era stata osservata sperimentalmente. Fu proprio per trovare una spiegazione a tale fenomeno che Planck introdusse i quanti di energia e la sua famosa costante, diventata in fretta come la costante fondamentale di tutta la fisica.
De Bernardis, però, non si limita a raccontare la storia che ha portato Planck alla sua scoperta, ma mostra al lettore tutte le possibili applicazioni legate alle equazioni che descrivono il fenomeno. E, contrariamente a quel che si può pensare, molte di esse hanno delle ricadute pratiche, come nella costruzione e nel funzionamento dei pannelli solari.
A tal proposito il fisico dedica una porzione non trascurabile a queste tecnologie, mostrando al lettore come ci si debba affidare a esse e non all’energia nucleare per la futura produzione energetica, permettendoci di poter così abbandonare i combustibili fossili e quindi di immettere gas serra nocivi per l’ambiente, nonché principali responsabili del cambiamento climatico in atto.
Ovviamente, essendo cosmologo e astrofisico, de Bernardis racconta anche come la costante di Planck e il modello di corpo nero siano molto utili anche nello studio dell’universo, iniziando proprio dalle stelle, che possiamo considerare in prima approssimazione come dei veri e propri corpi neri.
Una lettura interessante e adatta anche al lettore meno avvezzo in virtù di uno stile chiaro, ma anche “accogliente”, se mi passate il termine.
- Classroom fundamentals: measuring the Planck constant di Maria Rute de Amorim e Sá Ferreira André, Paulo Sérgio de Brito André (potete rovare una traduzione in italiano su DropSea)
- Blackbody spectrum – PhET Interactive Simulations
- Electromagnetic Radiation in the Atmosphere: Reflection, Absorption, and Scattering
Abbiamo parlato di:
Tutti i colori del corpo nero
Paolo de Bernardis
il Mulino, 5 settembre 2025
152 pagine, brossurato – € 13
ISBN: 9788815392978



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