Aggiornato il 28 Novembre 2024
mostrandovi le sue bellezze etterne,
e l’occhio vostro pur a terra mira;
onde vi batte chi tutto discerne
Nelle parole di Virgilio, nel canto XIV del Purgatorio, c’era la spiegazione alla punizione divina verso gli uomini che continuano a guardare in terra anzichè guardare al cielo e alle sue bellezze, ma in questo periodo si tratta di un comportamento obbligato: siamo arrivati all’inizio della Primavera, a un anno esatto da quando il cielo notturno ci è più o meno inibito a causa della pandemia da Covid-19. Un anno durante il quale il cielo ha continuato a girare, a offrirci le sue bellezze senza avere però la possibilità di goderne appieno, se non in rare occasioni. Di certo i problemi sono stati purtroppo ben più gravi di questo, soprattutto perchè, a parte rari eventi, se potessimo uscire di nuovo questa notte ritroveremmo tutto come lo abbiamo lasciato lo scorso anno, con le stesse costellazioni. La Terra ha compiuto un giro preciso intorno al Sole e le costellazioni che il cielo notturno ci riserva sono le stesse dei primi casi di Codogno.
Ancora non ci è dato sapere quando potremo uscire a riveder le stelle e le cose belle che porta il ciel e per adesso, chi non ha un giardino personale o un terrazzo con buona vista, non può far altro che continuare a vivere “ dal punto di vista osservativo “ un Inferno dantesco fatto di aere senza stelle, un loco d’ogne luce muto.
Primavera era un anno fa e Primavera torna quest’anno, con il Sole che ai tempi raccontati da Dante Alighieri entrava in Ariete (le stelle che erano con lui all’origine dell’amor divino) e che oggi ha rinviato questo ingresso a metà aprile. È mese di Equinozio.
e ‘l sol montava ‘n su con quelle stelle
ch’eran con lui, quando l’amor divino
mosse di prima quelle cose belle
Il cielo di marzo è notevolmente differente rispetto a quello di febbraio: Orione si mostra ancora nella prima parte della notte ma la migliore osservabilità è già un ricordo mentre a Nord l’Orsa Maggiore domina la scena tanto che alcune sue stelle si mostrano anche nei cieli delle regioni più settentrionali dell’Australia. Prende l’avvio un cielo fatto di galassie impossibili da vedere a occhio nudo ma in grado di farsi apprezzare “ nelle componenti più brillanti “ anche in modesti binocoli.
Le ore di luce sono aumentate notevolmente: al baricentro d’Italia il primo giorno del mese il Sole, in Acquario, sorge alle ore 06.44 con crepuscolo astronomico alle 05.12 mentre tramonta alle ore 18.00 con crepuscolo astronomico alle 19.32. A fine mese la nostra stella, nei Pesci, sorge alle 06.54, con crepuscolo alle 05.18, e tramonta alle 19.34, con crepuscolo alle 21.10.
In tutto questo bisogna però tener presente che la notte tra il 27 e 28 marzo verrà inserita l’ora legale, quindi i tempi cambiano da T.U.+1 a T.U.+2. Non solo: il 20 marzo 2021 alle ore 09.37 la Terra si troverà nel punto orbitale che darà precisamente il via a quella che chiamiamo stagione estiva, punto che chiamiamo Equinozio di Primavera. In questo punto orbitale i raggi solari vanno a cadere perpendicolarmente all’equatore, il Sole viene ad avere declinazione pari a 0 (transita quindi allo zenit sull’equatore terrestre, passando in declinazione dall’emisfero australe a quello boreale) e le ore di luce sono uguali in entrambi i nostri emisferi. Questo punto, in cui il percorso apparente del Sole (eclittica) incontra l’equatore celeste è detto proprio punto di Equinozio di Primavera o Punto di Ariete (ricordate l’inizio della Primavera ai tempi di Dante, vero?). In questo giorno il Sole sorge precisamente a Est e tramonta precisamente a Ovest.
Se è vero che entrambi gli emisferi vivranno un giorno in cui il Sole si presenta sopra l’orizzonte per dodici ore (e quindi sotto l’orizzonte per le altre dodici) non è invece vero che le ore di illuminazione siano uguali a quelle di buio, visto che il Sole inizia (prima dell’alba) o continua (dopo il tramonto) a rischiarare molto il cielo anche quando è sotto l’orizzonte fino al calare del vero buio poichè la sua luce viene espansa dalla presenza di atmosfera sul nostro pianeta. Questo fenomeno di lento passaggio dalla luce al buio è chiamato crepuscolo.
Le costellazioni serali
Cerchiamo di riconoscere alcune delle costellazioni principali del periodo, aiutandoci come sempre con una apposita mappa celeste.
L’orizzonte Nord presenta come sempre le costellazioni che alle nostre latitudini non tramontano mai a causa dello stretto giro intorno alla Stella Polare, unica stella a essere quasi fissa nel cielo. Si tratta delle stelle circumpolari, quelle che Dante definiva del nostro polo. L’Orsa Maggiore ora è quasi allo zenit, distesa sulla propria schiena, altissima all’orizzonte di Nord-Est fino a raggiungere lo zenit durante la notte: per trovarla si fa sempre riferimento al Grande Carro, l’asterismo più famoso del cielo. Per una Orsa Maggiore prossima allo zenit ci sono Cefeo e Cassiopea basse all’orizzonte di Nord-Ovest, con Cassiopea che assume la sua proverbiale forma di doppiavvù e Cefeo che raggiunge già in prima serata il punto più basso del proprio giro intorno alla Polare. Per puntare un qualcosa di nuovo potete provare a cercare la Lince, tra Orsa Maggiore e la brillante stella Capella nella costellazione di Auriga. La Lince possiede una sola stella di una certa luminosità , la stella alpha di magnitudine poco superiore alla terza e posizionata nella sezione più alta della costellazione, tanto che scherzando (ma non troppo) si dice che per trovare qualcosa di buono in questa costellazione occorrono proprio occhi di Lince. Se potete osservare questa stella con un binocolo la scoprirete di un colore marcatamente rosso.
Passiamo all’orizzonte Ovest, caratterizzato dagli astri in procinto di tramontare e che, grazie alla presenza delle costellazioni invernali, resta affascinante anche questo mese per chi ama osservare il cielo a occhio nudo. In prima serata, infatti, è ancora totalmente visibile tutto lo splendore di Orione e del suo seguito, che abbiamo imparato a conoscere e riconoscere nei mesi addietro ai quali si rimanda per maggiori dettagli.
Ricordate sicuramente le tre stelle che compongono la Cintura di Orione, le quali ci consentono di riconoscere tutte le principali costellazioni del seguito del Cacciatore. Risultano ancora visibili la costellazione del Toro, sebbene molto bassa, affiancata dal pianeta Marte nonchè la costellazione del Cane Maggiore di Sirio. Più alte, in posizione ancora favorevole, l’Auriga con la stella Capella e soprattutto i Gemelli di Castore e Polluce nonchè la stella Procione nel Cane Minore, un faro a metà strada tra Gemelli e Sirio. Chi ha voglia di provare il proprio strumento ottico, telescopio o binocolo che sia, probabilmente capirà presto che il periodo per le migliori osservazioni di questa zona è passato ma uno sguardo di insieme a occhio nudo sarà comunque uno spettacolo assicurato.
L’orizzonte Sud di marzo “ dopo la transizione del mese scorso “ è un cielo fatto di gioielli primaverili che trovano il proprio avamposto nella costellazione del Cancro, il famoso Granchio Celeste. Si tratta di un avamposto, si diceva, ma in realtà occorre ridimensionare un po’ la bellezza di questa costellazione visto che contende il ruolo di “costellazione più buia” a quella dei Pesci. Dal punto di vista stellare non si sta parlando, quindi, di uno spettacolo particolarmente luminoso: basti pensare che la stella Acubens “ la più luminosa “ raggiunge una magnitudine pari a 3.5 appena. Mitologicamente, il granchio è un mostro mandato da Giunone contro Ercole durante un combattimento contro l’Idra. Ercole ebbe la meglio, schiacciando il granchio il quale, però, per ricompensa dello sforzo venne posto in cielo.
Il Cancro, tuttavia, regala un oggetto altamente spettacolare: al suo centro, infatti, potete osservare anche a occhio nudo “ se l’inquinamento luminoso lo consente “ un ammasso aperto noto come M 44 o ancor più noto come Presepe o ancora come Alveare (i cinesi fanno riferimento a questo oggetto come “anime dei cadaveri accumulati”, non proprio il massimo).
Un ammasso aperto è un insieme di stelle nate da una stessa nebulosa di partenza, il che ci consente di capire come tutti gli astri che lo compongono siano caratterizzati da una stessa età , siano composti tutti allo stesso modo e si trovino tutti alla stessa distanza da noi. Sono oggetti che con il tempo sono destinati a disgregarsi poichè le stelle nascono con masse diverse e tendono a venire più o meno attratte dagli altri oggetti della Via Lattea, il che le fa accelerare o decelerare in direzioni diverse fino a perdere traccia dell’origine nel giro di centinaia di milioni di anni o di miliardi di anni. Anche il nostro Sole è nato insieme a tante altre stelle ma uno dei campi di ricerca più battuti a oggi è proprio la determinazione di quali astri possano essere fratelli del Sole.
A occhio nudo vedrete soltanto una leggera macchia sfocata (il consiglio è di guardarla con la “coda dell’occhio” e non direttamente) visto che la distanza è notevole, calcolata in 600 anni luce (la luce che vedete oggi è partita poco dopo la morte di Dante Alighieri, tanto per fare un esempio). Il nome “Presepe” deriva dalla varietà di colori degli astri che lo compongono, il che testimonia anche una età più avanzata rispetto a quanto dimostrato dagli ammassi composti quasi totalmente di stelle azzurre come le Pleiadi. Se oltre al buon cielo e a una buona vista avete anche un binocolo, lo spettacolo è assicurato. Si tratta di un oggetto noto fin dai tempi antichi, tanto che Arato e Teofrasto “ in un periodo intorno al 280 a.C. “ ne parlarono legandone la visibilità alle previsioni meteorologiche. Per trovarlo basta guardare al centro di un grande triangolo ideale con spigoli posti in Procione, Polluce e Regolo nel Leone: lo troverete affiancato da due stelle su ciascun lato. Occupa una zona vicinissima all’eclittica quindi viene attraversato spesso da Luna e pianeti, con il nostro satellite che spesso determina una occultazione di parte delle stelle di M 44.
Dalla mappa non sfuggirà di certo una zona più bassa rispetto al Cancro occupata da una costellazione molto estesa il cui asterismo principale va a formare un animale strisciante: si tratta della costellazione dell’Idra Femmina, proprio il mostro che teneva occupato Ercole nella storia precedente. Per la precisione la mitologia lo raffigura come un mostro a cento teste in grado di ricrescere se tagliate. È la costellazione più estesa, occupando più di 1300 gradi quadrati di cielo ma nonostante questo contiene pochissime stelle luminose: tra queste sicuramente Alphard è la più interessante, non tanto per le sue caratteristiche intrinseche quanto per il fatto di apparire decisamente solitaria, isolata prospetticamente da qualsiasi altra stella. Partendo da Castore e Polluce nei Gemelli e prolungandone la congiungente oltre Polluce si arriva direttamente a questa stella di magnitudine 2 e chiaramente arancione.
Spostiamoci ora dal Cancro fino all’orizzonte Est dove il cielo primaverile trova la sua massima espressione tra Leone, Vergine e Chioma di Berenice. Il Leone è la costellazione che ospita la stella che abbiamo nominato prima per trovare Alphard, cioè Regolo. La costellazione è riconoscibile grazie alla forma tipica di un felino accucciato ma si tratta anche della seconda costellazione zodiacale in ordine di luminosità . Il suo nome fa riferimento al Leone di Nemea, una delle vittime di Ercole, mentre la parte di costellazione più famosa è la mezza luna nota come Falce che ne rappresenta la criniera. Se ancora non vi risulta chiara questa costellazione nel cielo, fate riferimento all’Orsa Maggiore e ai suoi puntatori della Polare, Merak e Dubhe. Stavolta, però, non vi spostate verso Nord in cerca della Polare ma dalla parte opposta e il segmento vi porterà dritti verso il Leone.
Regolo rappresenta il petto del Leone ed è una stella Reale della monarchia persiana insieme ad Aldebaran nel Toro, Fomalhaut nel Pesce Australe e Antares nello Scorpione, a rappresentare i quattro guardiani del cielo. Ha una magnitudine di 1.5 e brilla di un colore bianco-azzurro, risultando 130 volte più luminosa del nostro Sole.
Mancano un po’ gli oggetti di profondo cielo per chi osserva a occhio nudo e il motivo è dato dalla presenza di galassie, di qualsiasi forma e dimensione. Questa abbondanza è dovuta al fatto che il punto verso il quale guardiamo è distante dai bracci di spirale e la loro polvere non ci copre il resto dello spazio oltre la Via Lattea: ci imbattiamo così negli ammassi di galassie più famosi come quello della Chioma di Berenice e della Vergine, ma anche in galassie più vicine e grandi come quelle del Leone. Un sogno per chi è in possesso di un telescopio.
Prendiamo a riferimento ancora l’Orsa Maggiore, inesauribile fonte di indicazioni, e muoviamoci lungo la sua “coda” stavolta. Proseguendone l’arco andremo a incontrare due stelle particolarmente brillanti: la prima ha un colore tendente all’arancione ed è la più brillante del nostro emisfero. Si chiama Arturo e fa parte della costellazione del Contadino. La seconda ha un colore bianco-azzurro e fa parte della Vergine, mentre il suo nome è Spica. Ne parleremo ampiamente il prossimo mese quando si avvicineranno al Meridiano e saranno maggiormente visibili.
Gli sciami meteorici
Anche a marzo la Terra attraversa diverse nubi di detriti lasciate da comete o da asteroidi in disgregazione:
- Delta Leonidi, attive dal 15 febbraio al 10 marzo con ZHR 2
- Delta Pavonidi, attive dal 20 marzo al 10 aprile con ZHR 5
- Gamma Normidi, attive dal 25 febbraio al 22 marzo con ZHR 8
- Theta Centauridi, attive dal 21 gennaio al 12 marzo con ZHR 4
- Virginidi, attive dal 1 marzo al 15 aprile con ZHR 5
La Luna
A marzo 2021 la Luna presenta il proprio ciclo nel modo che segue:
Non sono previste eclissi, quindi si consiglia il deepsky per le settimane centrali del mese. La luce lunare inizierà a illuminare il cielo nella terza settimana.
I pianeti
Quali pianeti saranno visibili durante il mese di marzo 2021? Curioso l’assembramento che si verifica nella parte centrale del mese, quando in un fazzoletto di cielo è possibile vedere le deboli luci “ sperse nel crepuscolo “ di Venere, Mercurio, Giove e Saturno.
- Mercurio si mostra tra le luci del crepuscolo mattutino a inizio mese sorgendo alle ore 05.36 e brillando con magnitudine 0.3 nel Capricorno.
- Venere non sarà visibile per questo mese.
- Marte è visibile ancora in prima serata, tramontando prima dell’una a inizio mese e all’1.12 a fine mese.
- Giove e Saturno, dopo lo spettacolo di dicembre scorso, iniziano a mostrarsi nelle luci crepuscolari mattutine raggiungendo i 20° di altezza al crepuscolo civile.
- Urano continua a mostrarsi per la prima parte della notte, tramontando prima delle 22.
- Nettuno è nascosto per tutto il mese a ridosso del Sole.
Principali eventi celesti
Il 5 marzo 2021 alle ore 5.45 circa, Giove e Mercurio sorgeranno insieme nelle luci crepuscolari in una congiunzione molto stretta di appena 0,3 gradi di separazione. Più in alto, Saturno.
Ancora prima dell’alba, il 10 marzo si verifica una congiunzione ampia tra Saturno, Luna e Giove.
La sera del 18 marzo, verso le 20.00, congiunzione molto pittoresca tra una falce di Luna crescente, il pianeta Marte e la stella Aldebaran del Toro.
La Stazione Spaziale Internazionale
Per il mese di marzo 2021 la Stazione Spaziale Internazionale, al netto di modifiche dell’ultima ora, effettuerà passaggi visibili mattutini fino al giorno 14 prima di iniziare sorvoli serali dal giorno successivo. Di seguito riportiamo i principali passaggi per il Centro Italia, fermo restando che le altezze possono essere più o meno vantaggiose in base al luogo di osservazione. Per conoscere i passaggi per la vostra località potete fare riferimento al sito di AstronomiAmo: sarà sufficiente entrare per avere orari e mappe impostati correttamente.
07/03/2021 dalle 06:33 alle 06:40 da orizzonte NO a orizzonte SE, con picco alle 06:37 (SE) a 88°.
11/03/2021 dalle 05:03 alle 05:10 da orizzonte NO a orizzonte SE, con picco alle 05:10 (SE) ad altezza 88°
21/03/2021 dalle 18:39 alle 18:49 da orizzonte SO a orizzonte ENE, con picco alle 18:49 (ENE) ad altezza 75°
Sempre interessante e anche poetico!
Sarebbe bello se un giorno alla settimana fosse obbligatorio spegnere le insegne luminose per accendere il cielo!